TRA NUVOLE E MARE

IMPERDIBILE


"Il mare non sa niente del passato. Sta lì, non ci chiederà mai di spiegargli nulla. Le stelle, la luna, stanno lì, e continuano a illuminarci, brillano per noi. Che cosa vuoi che importi, a loro, quello che è successo? Ci fanno compagnia e ne sono felici."XIV secolo, Catalogna. Le nozze del contadino Bernat Estanyol sono turbate dall'arrivo dell'arrogante feudatario Llorenç de Bellera, deciso a far valere il suo diritto di ius primae noctis. Dopo aver violentato la giovane sposa Francesca, de Bellera obbliga pena la morte Bernat ad adempiere subito ai suoi doveri coniugali, nonostante la ragazza sia in preda allo shock. Il risultato è che Francesca si cala in un ostinato e rancoroso mutismo per mesi, incinta di un figlio che si scoprirà essere di Bernat. Furioso, Llorenç de Bellera trasforma la ragazza in una schiava sessuale dei suoi soldati e dà ordine di lasciar morire il piccolo Arnau. Bernat fa appena in tempo a salvare il figlio e afuggire con lui a Barcellona. Qui vige la regola per cui se un fuggiasco riesce a nascondersi per un anno e un giorno vede cancellata la sua colpa e diventa un uomo libero. Ospite della sorella, moglie di un importante vasaio, Bernat vive solo per suo figlio e per il suo bene accetta le più terribili umiliazioni. Intanto, il giovane Arnau rimane affascinato dalla città brulicante di gente e soprattutto dal cantiere di una enorme cattedrale destinata, quando sarà ultimata, a dominare il barrio dall'alto...Il caso editoriale del 2006 in Spagna (oltre 1 milione di copie vendute) è una favola, zeppa di passioni e orrori come ogni brava favola deve essere. Sarà questo richiamarsi ad archetipi narrativi profondi la chiave di un successo inatteso da tutti, compreso l'autore, avvocato civilista di grido di Barcellona dedicatosi alla scrittura per hobby? Forse. Oppure lo stile fluente, la tensione sociale sempre sul punto di esplodere, il richiamo ad un'epoca storica che ha visto l'Europa risorgere dalle tenebre medievali, il sapiente mix tra soap e violenza. O lei. La cattedrale. Che con la sua ombra incombe sui destini di uomini e città, trasformandoli per sempre.Questo libro è capace di suscitare forti emozioni, soprattutto per l'ambientazione storica, molti lo hanno paragonato ai Pilastri della Terra di Ken Follett...beh...che questo spagnolo sia il nuovo Follett me lo sono chiesto anch'io soprattutto arrivata alla fine del libro la domanda nasce spontanea: che farà adesso Falcones? Scriverà romanzi giuridici, thriller e quant'altro visto che l'onda della ribalta lo darà in pasto alle pressioni del business editoriale e magari questo lo porterà a perdere (come Follett s'intende) la magia del saper rievocare la storia come un quadro sbiadito da custodire gelosamente...