L'ISOLA che NON c'è

A N


Percorrere un corpo in tutta la sua ampia vela È come girare il mondo Attraversare senza bussola la rosa dei ventiIsole golfi penisole insenature d'acque insidioseNon è compito facile - se piacevole -Non credere di farlo in un giorno o una notte di lenzuola disteseCi sono segreti nei pori per riempire molte lune.Il corpo è lettera astrale in linguaggio cifratoTrovi un astro e può darsi tu debba incominciareCorreggere la rotta quando nuvola d'uragano o ululato profondoTi provocano tremiti  Cavità della mano che non potevi sospettare. Ripassa molte volte una superficieTrova il lago delle ninfeeAccarezza con la tua ancora il centro dell'irisSommergi, annegati, distenditiNon ti negare l'odore il salato e il dolceI soffi profondi cumuli nembi dei polmoniNebbia nel cervelloTremore delle gambe Maremoto assopito dai baci. Stabilisciti nel humus senza paura consumando senza frettaNon voler raggiungere la cimaRitarda la porta del paradisoCulla il tuo angelo caduto rimescolagli la folta chiomaCon la Spada di fuoco usurpata Mordi la mela. AnnusaFa' maleScambia sguardi di saliva impregnatiDà rovesciate imprimi singhiozzi pelle che scivolaPiede ritrovato alla fine della gambaTormentalo cerca il segreto del passoForma del talloneArco dell'andatura baiana che foggia ancheggiante camminare Amali. Ascolta conchiglia dell'uditoCome geme l'umiditàLobo che si avvicina al labbroSuono della respirazionePori che si sollevano formando piccole montagneSensazione di scossa della pelle che reagisce al tattoSoave ponte nuca discendente al mare pettoMarea del cuore sussurrale Trova la grotta dell'acqua. Oltrepassa la terra del fuoco la buona speranzaNaviga pazzo nella giuntura degli oceaniAttraversa le alghe armati di coralli ulula gemiEmergi col ramo d'ulivoPiangi scavando tenerezze nascosteNudi sguardi di stuporePrecipita il sestante dall'alto delle ciglia Incurva le sopracciglia apri le finestre del naso.  AspiraSospiraMuori un pocoDolce lentamente muoriAgonizza contro la pupillaEstendi il piacerePiega l'albero gonfia le veleNaviga volgi verso Venerestella del mattino- il mare come un vasto cristallo argentato -addormentati naufrago.  Gioconda Belli