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POZZUOLO DEL FRIULI


Omaggio ai mille valorosi del 17Ricordo della battaglia del 30 ottobre nel segno della Cavalleria«Ireggimenti Genova e Novara Cavalleria eroicamente sacrificatisi meritano l'ammirazione della Patria». Gratitudine che ancora a 95 anni i fatti d'arme del 30 ottobre 1917 è stata tributata ai mille valorosi che, dopo la rotta di Caporetto, resistettero a Pozzuolo fino alla morte per consentire all'esercito italiano di riorganizzarsi e di vincere la guerra. È toccato al generale Vasco Angelotti, comandante della Brigata di Cavalleria, rievocare il fatto storico di Pozzuolo del Friuli, dal quale la Brigata stessa prende nome, sottolineando l'apporto della popolazione all'epica resistenza dei reggimenti Genova e Novara e della Brigata di fanteria Bergamo. A questi eroi sono stati accomunati i caduti nei numerosi eventi bellici per cui i reggimenti sono stati decorati, enunciati dettagliatamente nella cerimonia, compresi quanti hanno perso la vita nelle missioni di pace. A questo proposito, sulla «versatilità di impiego della Brigata e sulla sua efficienza operativa, nonostante la profonda riorganizzazione imposta dal difficile momento» si è soffermato il generale di corpo d'armata Claudio Graziano, mentre il sindaco di Pozzuolo, Nicola Turello, ha fatto un richiamo «al senso di appartenenza dimostrato dai combattenti» facendo un appello in particolare ai giovani perché si conservi la memoria «di quanti si sono sacrificati permettendoci di vivere in democrazia, benessere e pace».