Rolling word

Tavolozze e spartiti


 Svegli al suono delle campane mattutinel’arancio pensiero corre lestoall’eccitante rosso di araldiche trombedell’adunato invito al fare!Presto! Il giorno parte!I corni da caccia ingoianola rabbia viola della volpe stanatamutando in galoppanti clangorigli assilli delle umane supplichee avvolti dal turbine del noi, del tu e del lorotra i falsi manti di chiassosi arcobaleniscintillano gli appaganti ardorinel nostro incredulo procedere. Pausa!Chiudiamo gli occhi al ricordo del “non essere”protetti da un pensiero dolce ma impostorecelato nei bianchi riposati spazidella frenesia di un giorno ancora:non siamo ancora nati e vinti!E ripartiamo dal rilassante attonitodi un verde amorfo di violiniche indica pacato l’arduo passoprima che conciliante l’incerto diventi noia.Con meno ansie certo ondose e lentemeriggie sinfonie fanno da guida  ad animi cresciuti che ballando vaganotra flauti azzurri ed organi cobalti.Turchesi infastiditi spessodai laceranti gialli spiritualisquilli degli acuti graffidei tristi fatti bui e di apprensioni.E melanconica è grigia l’ora vespraci coglie stanchi tra paci o assillipreludio al nulla nero della notte e di derive senza paure annoseche approdano su colorati lididi risvegli colmi di speranza ancora.