Rolling word

Di certi sentire…


(double post) Tra gli scaffali del sistemare, un titolo insulta la mia convinta presunzione alla padronanza dei libri che posseggo. Potrò zittirmi su alcuni contenuti ma almeno i titoli!Tutto quello che gli uomini sanno delle donne.Un volumetto ben rilegato e di spessa copertina con tanto di patinata sovracoperta. Non ne ho davvero memoria e incuriosito lo sfoglio.Sono tutte pagine bianche.                             Al sorriso divertito sovviene il ricordo di quando lo acquistai deliziato dalla trovata, ma pur velato da leggero cruccio. Quel fastidio (ora so!) annullò la mia memoria: e quell'avverso che allora trascurai ridente allo scherzoso ora lo sviscero e non lo faccio fuggire. Un'ansia da rifiuto non certo data dalla verità esposta con buon espediente editoriale, della quale, tra l’altro, sono da tempo rassegnato assertore, ma… dallo sfogliare pagine bianche. Ed è un fremito di raccapriccio.  Un libro di pagine bianche è l’ignobile offesa al pensiero. È il respiro mai nato prigioniero di un non racconto.Un libro di pagine bianche è il coma irreversibile dell'emozione del leggere.È una non vita. ----------------------------------------------------------------------   Che non sia mai!Quindi, debitore del troppo mai reso avuto dai libri, decido risoluto: ci scriverò ciò che “io” so sulle donne!Bon!Svanito l'aire iniziale faccio i conti con l'arduo di quest'alzata d'ingegno. Tralasciando i luoghi comuni e le maschili banalità da ripicca, questo scherzoso rilegato che rigiro tra le mani, purtroppo, mi deride di assioma! Una persona di buon senso all’improbo si dovrebbe arrendere. Ma il buon senso mi è sempre stato umore da difetto e il mollare pure e quindi scrivo:  ...é di voi donne il vedersi più grasse di quel che siete in realtà! E angustiarsi pure!Ora, tolto il preoccuparsi per questioni di salute o alle fisiche esagerazioni, è pur vero che il piacersi per piacere vi fa pregio più che difetto e che son tempi in cui un noiosissimo “apparire” offusca  il logico “saper vedere” , ma che siate anche un pò strambe è pure risaputo. Svicolando una diatriba, tutta nordafricana, in cui cerca di coinvolgermi l’amico Omar, il libico, …non sarai anche tu come marocchini che vogliono donna come cuscino?! (che, se vogliamo, sebbene pruriginosa di maschilismo, una sua logica ce l’avrebbe anche e pure) allibisco alla bizzarria di questa vostra convinzione!Non posso credere che vi sia sconosciuta l’arcana verità, rivelata in certe penombre, quando la lussuria flirta con il piacere e la vista delega al tatto la propria incombenza: non è certo il lineare teso all’ossuto delle curve mannequins quello in cui un uomo vuol affondare le sue carezze. No, mie care, è nell'immergersi desiderati nelle opulenze carnali che trova pace la fiera ansia del nostro animo da conquista. Il florido trofeo in cui spegnerci di rozzezza. Che di spigoloso, in verità, ci basta e avanza l'imponderabile del vostro caratterino! Post Scriptum: se mi fossi ricordato prima il... le donne amano ballare, mi/vi risparmiavo questo farneticare. Ma tant'è!