Come ogni mattina, anche quest'oggi siamo riusciti ad essere in ritardo. Chissà perché non riusciamo ad essere il perfetto prototipo della famiglia del Mulino Bianco, che alle sette del mattino è già impeccabile e sorridente, personaggi fantastici che si muovono in una casa altrettanto patinata.Invece io mi ritrovo a muovermi in un casa colpita da devastazione totale, come se fosse appena passata un'orda barbarica di inaudita ferocia, vestiti e pigiami gettati alla rinfusa sui letti, tracce di dentifricio nel lavabo del bagno, una tazza di latte rovesciata, immancabilmente, sulla tovaglia in cucina.Io che grido "E' tardi! E' tardi!" così tante volte che ho meritato il nomignolo di Bianconiglio.Stamattina cominciavo pure le cure termali per la sinusite e le sedute di psicoterapia per l'ansia."E' tardi! E' tardi!" ed ho avuto appena il tempo di mettermi il rossetto sulle labbra, due linee distratte, due segni paralleli tracciati a memoria... zac... zac.Ma in strada m'attendeva un'inaspettata sorpresa. Le prime avvisaglie in piazza, dove alcuni uomini commentavano i titoli dei quotidiani davanti all'edicola. Di colpo sono ammutoliti guardando nella mia direzione, mi sono voltata anch'io, curiosa, solo per rendermi conto che ero io l'oggetto del loro improvviso interesse. Ohibò... io??? Dopo poco ho incrociato lo sguardo ammirato del vecchio commercialista e le due guardie giurate, fuori dalla banca, è mancato poco che non fischiassero al mio passaggio."Ma che succede questa mattina???" mi sono chiesta preoccupata "Ma che avranno da guardare???".Ho passato in rassegna il mio abbigliamento, nel timore di trovarci un particolare fuori posto. Ma avevo indosso i soliti jeans, le scarpe da ginnastica e la camiciola color corda, quella stile impero che avrò indossato decine di altre volte. Avevo anche il cardigan lungo color nocciola per contrastare l'aria pungente di questo primo, vero, giorno d'autunno.All'ennesimo sguardo arrapato di uomo, ho dovuto specchiarmi in una vetrina, per cercare di comprendere il motivo di questo miracoloso successo. Mi sembravo la stessa donna di ogni giorno, i capelli un po' spettinati, gli occhiali scuri per nascondere occhi ancora gonfi di sonno ed un maledetto brufoletto sulla gancia come monito alla mia golosaggine. Non c'era nulla di diverso.Forse solo una diversa espressione del viso, l'effetto benefico del week end appena trascorso, l'aria salubre di Napoli con i suoi effluvi di immondizia accumulata agli angoli delle vie.Finché ho compreso. Nella fretta di uscire avevo messo sulle labbra un rossetto color carminio, mai usato prima.Un semplice particolare, un richiamo evidentemente irresistibile per gli uomini, un segnale involontario di disponibilità.Labbra rosse come il drappo agitato davanti agli occhi del toro. Labbra provocanti di baci rubati e pensieri maiali. Labbra golose come certe ciliegie succose che macchiano i denti. Labbra imbronciate come certe bambine che fanno i capricci per noia.E se fino ad ieri ho speso un capitale in sieri antirughe e creme sciogli pancia, da oggi per sedurre userò soltanto un rossetto color corallo. Perché oggi ho compreso che l'uomo è un animale elementare, ancora conserva reminescenze del suo passato da scimpaze' quando, per riconoscere il periodo fertile della femmine, bastava che gli guardasse il colore più accentuato del sedere.Ed anch'io stamani, senza volerlo, mi sono comportata come una scimpaze', probabilmente a livello incoscio ho scelto il rossetto rosso apposta per comunicare il mio periodo di estro. D'estate mi passano tutte le fantasie e d'autunno ricominciano le voglie. Solo non vorrei che qualcuno pensasse che ho la faccia da culo!!!
Richiamo involontario
Come ogni mattina, anche quest'oggi siamo riusciti ad essere in ritardo. Chissà perché non riusciamo ad essere il perfetto prototipo della famiglia del Mulino Bianco, che alle sette del mattino è già impeccabile e sorridente, personaggi fantastici che si muovono in una casa altrettanto patinata.Invece io mi ritrovo a muovermi in un casa colpita da devastazione totale, come se fosse appena passata un'orda barbarica di inaudita ferocia, vestiti e pigiami gettati alla rinfusa sui letti, tracce di dentifricio nel lavabo del bagno, una tazza di latte rovesciata, immancabilmente, sulla tovaglia in cucina.Io che grido "E' tardi! E' tardi!" così tante volte che ho meritato il nomignolo di Bianconiglio.Stamattina cominciavo pure le cure termali per la sinusite e le sedute di psicoterapia per l'ansia."E' tardi! E' tardi!" ed ho avuto appena il tempo di mettermi il rossetto sulle labbra, due linee distratte, due segni paralleli tracciati a memoria... zac... zac.Ma in strada m'attendeva un'inaspettata sorpresa. Le prime avvisaglie in piazza, dove alcuni uomini commentavano i titoli dei quotidiani davanti all'edicola. Di colpo sono ammutoliti guardando nella mia direzione, mi sono voltata anch'io, curiosa, solo per rendermi conto che ero io l'oggetto del loro improvviso interesse. Ohibò... io??? Dopo poco ho incrociato lo sguardo ammirato del vecchio commercialista e le due guardie giurate, fuori dalla banca, è mancato poco che non fischiassero al mio passaggio."Ma che succede questa mattina???" mi sono chiesta preoccupata "Ma che avranno da guardare???".Ho passato in rassegna il mio abbigliamento, nel timore di trovarci un particolare fuori posto. Ma avevo indosso i soliti jeans, le scarpe da ginnastica e la camiciola color corda, quella stile impero che avrò indossato decine di altre volte. Avevo anche il cardigan lungo color nocciola per contrastare l'aria pungente di questo primo, vero, giorno d'autunno.All'ennesimo sguardo arrapato di uomo, ho dovuto specchiarmi in una vetrina, per cercare di comprendere il motivo di questo miracoloso successo. Mi sembravo la stessa donna di ogni giorno, i capelli un po' spettinati, gli occhiali scuri per nascondere occhi ancora gonfi di sonno ed un maledetto brufoletto sulla gancia come monito alla mia golosaggine. Non c'era nulla di diverso.Forse solo una diversa espressione del viso, l'effetto benefico del week end appena trascorso, l'aria salubre di Napoli con i suoi effluvi di immondizia accumulata agli angoli delle vie.Finché ho compreso. Nella fretta di uscire avevo messo sulle labbra un rossetto color carminio, mai usato prima.Un semplice particolare, un richiamo evidentemente irresistibile per gli uomini, un segnale involontario di disponibilità.Labbra rosse come il drappo agitato davanti agli occhi del toro. Labbra provocanti di baci rubati e pensieri maiali. Labbra golose come certe ciliegie succose che macchiano i denti. Labbra imbronciate come certe bambine che fanno i capricci per noia.E se fino ad ieri ho speso un capitale in sieri antirughe e creme sciogli pancia, da oggi per sedurre userò soltanto un rossetto color corallo. Perché oggi ho compreso che l'uomo è un animale elementare, ancora conserva reminescenze del suo passato da scimpaze' quando, per riconoscere il periodo fertile della femmine, bastava che gli guardasse il colore più accentuato del sedere.Ed anch'io stamani, senza volerlo, mi sono comportata come una scimpaze', probabilmente a livello incoscio ho scelto il rossetto rosso apposta per comunicare il mio periodo di estro. D'estate mi passano tutte le fantasie e d'autunno ricominciano le voglie. Solo non vorrei che qualcuno pensasse che ho la faccia da culo!!!