Il diario di Nancy

La verità... dica lo giuro!!!


Il sottotitolo di questo nuovo post potrebbe essere "Nancy intervista se stessa". Anche se il titolo più appropriato sarebbe "Delirio di marzulliana maniera".Una confessione dei miei misfatti in piena regola, per cercare di comporre un ritratto più esauriente, utilizzando a tal proposito i vari tasselli di puzzle di cui è composto questo blog.
Come ogni confessione che si rispetti mi rimetto in pieno alla clemenza della corte.Prima di tutto complimenti per essere stata blog del giorno. Un importante traguardo personale, rovinato da una lunga serie di polemiche:Uhm... cominciamo proprio bene!!! Avevo detto che non volevo più tornare su quest'argomento.Essere diventata blog del giorno non era certo un traguardo a cui ambivo. Ho piuttosto vissuto tutto questo clamore come una condanna.Ma lo sa che per la prima volta da quando ho aperto un blog, ho vissuto il panico del foglio bianco.Incapace di mettere su carta un turbinio di pensieri, indecisa se continuare a parlare dell'involuzione culturale dei nostri tempi, se scrivere un trattato sulla democrazia, se cercare di definire l'indefinibile concetto di libertà oppure se parlare semplicemente della soddisfazione immensa d'aver smacchiato finalmente la mia tovaglia di Fiandra.Non è  facile ricominciare a scrivere come se nulla fosse successo, anche perché adesso mi ritrovo con ben 27 persone che mi hanno aggiunto nella loro lista amici.27 persone che ho paura di deludere, non vorrei fare come quei tappi di spumante, che t'aspetti chissà quale botto ed invece fanno solo un misero FLOP.Per cui ha deciso di parlare del suo ombelico. Una facile scorciatoia parlare di se stessi:Tutt'altro, è difficilissimo raccontarsi con sincerità, c'è sempre il rischio di calcare la mano e descriversi per come si pensa di essere, piuttosto che, per come realmente si è.Perché inventarsi un personaggio come Nancy? Nancy è nata esclusivamente per gioco, un pomeriggio in cui m'annoiavo particolarmente.Creai il profilo con intenti goliardici, convinta che nessuno avrebbe mai abboccato. Mi descrissi come una signora in carne ancora disponibile, nonostante l'età non proprio giovanissima,  ai piaceri della lussuria.Fu un successone, la mia scheda rimase per settimane nelle classifiche dei più visti e dei più messaggiati.Quindi molti uomini risposero interessati alle sue profferte di sesso maturo?A centinaia! Uomini di ogni tipo e di ogni età. All'inizio il gioco mi divertì moltissimo, rispondevo a tutti i messaggi, anche quelli più stupidi, da questi scarni rapporti epistolari  si venne a delineare pian piano il personaggio di Nancy.Dopo poco il gioco cominciò ad annoiarmi perché diventò ripetitivo, quindi chiusi il profilo senza alcun ripensamento.Come nacque l'idea di un blog?Era passato quasi un anno dalla chiusura del profilo, ma questa signora della buona società partenopea continuava a solleticare la mia fantasia. Sentivo che dovevo raccontare le storie dei suoi incontri fallimentari, dovevo raccontare certi dialoghi surreali, i suoi mercoledì del ramino, la sua gioia di vivere, le sue trasgressioni da educanda.Fu così che nacque questo blog.Poi quasi senza accorgermene ho cominciato a raccontare episodi reali e quello che era solo un personaggio di fantasia ha assunto i miei pensieri. Una trasformazione avvenuta per osmosi.Quante sono le storie inventate e quante quelle reali? Il 20% sono frutto di fantasia, il 30% adattamenti letterari di episodi reali ed il restante 50% sono vita vissuta.Da un certo punto di vista si potrebbe affermare che la sua presa di posizione contro una certa tipologia di blog sia stata dettata proprio dall'interpretazione di un personaggio inventato? Come se ad un certo punto si fosse detta "Ma come io faccio tutta questa fatica per romanzare la vita di una signora cinquantenne e questi... tomi tomi raggiungono il successo con una poesiola":Ma non si era detto che non dovevamo più tornare sull'argomento???Certo sarebbe più comprensibile se il mio sfogo potesse essere inquadrato nell'ottica della scribacchina rosa dai morsi dell'invidia. Ma non è così, per me raccontare certe storie è stato un divertimento e ribadisco che non sono in cerca del "successo letterario" attraverso la platea di un blog. Se mai un giorno fossi convinta di aver scritto un capolavoro cercherei di farmi pubblicare attraverso canali più convenzionali.Per il momento questa notorietà non richiesta mi fa vivere nel terrore di essere riconosciuta per strada.Nel malaugurato caso accadesse già so che diventerei paonazza e balbetterei incomprensibili suoni gutturali. Chiunque dubiterebbe della paternità dei miei scritti.Ha paura di essere riconosciuta eppure ha pubblicato le sue immagini in fotogallery. Non le sembra d'essere un po' contraddittoria?Certo che lo sono. Come la maggioranza delle donne mi comporto in modo apparentemente illogico.In realtà l'intenzione di rivelare il mio aspetto mi era venuta già da molto tempo, non nascondo che in questa decisione non ci sia anche un pizzico di narcisismo.Vede ho passato buona parte della mia vita a dimostrare di non essere solo un bel involucro ed ora mi stavo chiudendo nel clichè della donna arguta ma pedante come certe vecchie professoresse zitelle.Invece voglio essere apprezzata per tutte quelle che sono le mie qualità. A tutto tondo.Non crede di deludere, con questa rivelazione, buona parte del suo pubblico? Il rischio esiste, anche perché Nancy attirava le simpatie di chi leggeva proprio in virtù della sua età e del suo aspetto.Ma non potevo più continuare questa recita, la vivevo male, mi facevo prendere spesso dai sensi di colpa.La maggioranza di chi mi segue da tempo già conosceva la verità e credo sappia quanti problemi mi sono fatta nel rivelare questo segreto, ogni volta con la paura di ferire la sensibilità di qualcuno.C'è da aggiungere a mia discolpa che ho disseminato l'intero blog d'indizi per farmi scoprire.Perché cambiare un personaggio che vendeva? Perchè questo bisogno di dire a tutti i costi la verità? Sentivo da tempo la necessità di cambiare pelle e poi in quasi due anni di blog si vengono a creare dei legami di stima ed affetto verso gli altri. Non credo che questi rapporti possano evolversi se nascono su una base di "piccole bugie".Possiamo affermare che siamo davanti ad un caso clinico di sdoppiamento della personalità? Riconosco d'avere una fervida fantasia, tale da riuscire ad immedesimarmi in qualsiasi personaggio, ma quando smetto di scrivere ritorno immediatamente ad essere me stessa.Le vorrei inoltre ricordare che sono cresciuta con il teatro di Eduardo, il quale ci ha insegnato che la vita non è altro che una continua rappresentazione, un continuo cambio di maschere.Questi "quasi due anni di blog" cosa le hanno regalato?Sicuramente la possibilità di venire in contatto con persone che altrimenti non avrei mai conosciuto.E poi la consapevolezza esatta dei miei limiti, paradossalmente più scrivo e più mi rendo conto di non esserne capace, di non avere il sacro fuoco dell'Arte che anima molti altri blogger.Questa consapevolezza mi sembra così buffa se ripenso a quando ero una matricola all'università e passavo intere mattinate seduta nel cortile della facoltà di lettere a scrivere romanzi.Ero convinta di essere il genio incompreso della letteratura, vivevo con superba ostentazione la mia condizione di donna bella ed intelligente. Non era facile convivere con questi doni a cui dovevo aggiungere un talento rabbioso, una vita sballata ed una fame d'amore che veniva da lontano.In questa descrizione mi sembrava di leggere alcuni temi cari agli artisti della Beat Generation. Non crede di essere caduta nuovamente in contraddizione?No, perché io vivevo la mia condizione di sbandata come una ferita. Non lo facevo per omologarmi a dei modelli di moda.Vede chi ha veramente vissuto in un certo modo riconosce immediatamente la finzione.Non trova che le sue risposte siano troppo politically correct? Questo tono equilibrato, quest'aura da signorina perbene non pensa che possano farle correre il rischio di diventare noiosa? Ma io sono veramente fatta così.Anche se mi rendo conto che il mio modo naturale di essere è molto in contrasto con il modello dominante della donna con le palle.No, non credo di essere politically correct, per prima cosa sono atea e già questo va contro la morale bigotta dei nostri tempi.Poi sono a favore dei PACS  e della legalizzazione delle droghe leggere, inoltre sono molto vicina all'ideologia dei No-Global.Dalle sue risposte viene fuori una persona incline al cambiamento sia personale che universale. Una carattteristica poco comune per i nati sotto il segno della vergine:Infatti io non sono della vergine. Ho fatto "nascere" Nancy sotto questo segno inizialmente per giocare con dei facili doppi sensi.Poi le ho fornito una data di nascita non casuale, il 20 settembre, lo stesso giorno in cui è nata una napoletana da esportazione: Sophia Loren.Nello stesso giorno è nato anche mio marito, mi sembrava un omaggio doveroso.Io, invece, sono dell'acquario essendo nata l'otto febbraio, lo stesso giorno in cui è nato Jules Verne, uno a cui certamente non faceva difetto la fantasia.Secondo l'autorevole pubblicazione di Scientology, i nati del 8 febbraio sarebbero dotati di poteri di preveggenza. Attribuisce a questo la veridicità della sua profezia?Mi sono già messa in lista per un banchetto di tarocchi a Piazza Navona. Ovviamente per i lettori del mio blog la consulenza è gratuita...