Il diario di Nancy

Alcove giornalistiche.


Ieri sera facevo la doccia. No, non è un evento eccezionale per me lavarmi, tanto da meritare addirittura un post.Dunque ieri sera m'accingevo ad insaponarmi con il mio nuovo docciaschiuma all'arancia e vaniglia, quando mi sono accorta che quella donna mi fissava con insistenza.Avevo, infatti, inavvertitamente poggiato la scatola dell'asciugacapelli di fronte a me, stampata sulla quale c'è questa donna sorridente con i capelli tutti vaporosi.Questa è un'altra delle mie piccole fisime da manuale di psichiatria, io sono convinta (un poco) che le foto mi guardano. D'altronde pure gli indiani d'America erano restii a farsi fotografare perché credevano che si rubasse loro un pezzettino d'anima.Insomma a me l'idea che questa ragazza con i capelli tutti vaporosi mi spiasse mentre facevo la doccia non andava proprio giù, m'imbarazzava che sorridesse a quel modo guardando la mia cellulite.E così sono uscita dalla vasca ed ho girato la scatola, in modo che la ragazza dai capelli vaporosi si ritrovasse a fissare il muro ed a sorridere alle piastrelle celestine.Quest'episodio, del tutto insignificante per le sorti del nostro pianeta, ha dato luogo nella mia testa a tutta una serie di labirintiche e complicatissime connessioni, in modo tale che mi sono ritrovata, non so come, a canticchiare le strofe di una canzoncina dimenticata da tempo.Il motivo è quello di "Scrivimi" di Nino Buonocore, ma le parole sono di Federico Salvatore, perché in un tempo lontano in cui altri ascoltavano le icone della musica mondiale, io mi dilettavo con i cantanti trash." E se poi tu ti vergogni dei passanti occasionali, non ti devi preoccupare, amore, io metto i giornali.Copro tutto il parabrezza, chiudo bene il finestrino. Tanto io so accontentarmi anche di un semplice ********"Eh sì!!! La poesia delle macchine tappezzate di giornali, a Napoli fino a qualche anno fa, esisteva un luogo deputato a questo genere di intrattenimento culturale: Il parco della Rimembranza.Un luogo ameno sulla collina di Posillipo dove le coppiette di fidanzati vestiti a festa, andavano a cercar svago il sabato e la domenica. Parcheggiavano le macchine una dietro l'altra e poi cominciavano alacramente a ricoprire i finestrini con i fogli di giornale. Elloso che siete curiosi e volete sapere se anch'io ci sono mai stata e se mi sono sottoposta alla pratica "quotidiani".Mi spiace deludervi ma per appartarmi sceglievo altri luoghi e non ho mai usato i giornali per creare l'atmosfera, ho sempre preferito i vetri che s'appanavano naturalmente, per il calore dell'incontro bollente. Così dopo sui finestrini ci potevo pure disegnare i cuoricini con le dita...Ma voi ci pensate, cercare di creare un nido confortevole, un'alcova d'amore e poi ritrovarsi a fissare il faccione rubicondo di Prodi che ci spia dal finestrino lato passeggero, allora distogli lo sguardo, guardi il parabrezza e ti ritrovi il il sorriso compiaciuto di Berlusconi che sembra dirti "Mi consenta di guardare".Allora cambi posizione e nel bel mezzo di una cavalcata ti ritrovi a fissare il lunotto posteriore e vedi Bossi e Calderoli che sventolano la sacra bandiera verde con la scritta "Vesuvio pensaci tu!!!"A me passerebbero tutte le voglie e le fantasie.Post Scriptum: Ai nostri giorni il parco ha subito una riqualificazione meravigliosa, per prima cosa è stato chiuso al traffico, è stato completamente eliminato l'asfalto ed è stato ampliato, grazie ad ingegnosi gradoni, inglobando un altro posto chiamato "Valle dei re", ritrovo, fino a qualche anno fa, di tutti gli sballati napoletani.Oggi il parco è diventato uno dei posti di Napoli che vale veramente la pena di visitare, offre scorci mozzafiato sul nostro spettacolare golfo.
Le coppiette con le loro utilitarie tappezzate di giornali ignoro dove abbiano preso dimora, spero che nell'epoca dello style glamour, abbiano almeno sostituito quegli orrendi quotidiani con delle più romantiche strisce di carta da parati a fiorellini rosa.