Il diario di Nancy

Proposta indecente


Da ragazzina, come tutte, avevo un paio di timidi corteggiatori, adolescenti brufolosi che vedevano in me la fidanzata ideale, quella cui dare, forse, il primo bacio. Tempo di prime dichiarazioni mai accettate.Qualche anno dopo mi ritrovai, immeritatamente, in possesso di una femminilità appariscente e il numero dei corteggiatori aumentò in maniera vertiginosa.Uomini di ogni età che sarebbero stati capaci di fare qualunque pazzia pur d’avere i miei favori. Un gioco divertente ma noioso.Due tra loro ebbero l’ardire di farmi, anche, la classica proposta di matrimonio. La prima mi fu porta insieme con un anello di diamanti, che con un gesto di tracotanza gettai nella sabbia. La seconda fu accompagnata da risate e bicchieri di Coca Cola ed è quella che ho accettato. Per la vita.Ma mai, lo giuro mai, mai avrei creduto possibile che potessi ricevere una proposta come quella che mi è stata fatta nei giorni scorsi, il 27 dicembre dell’anno appena terminato.
Ohibò… mi è stato chiesto di portare le mie mercanzie direttamente sulla scrivania di un tal “signore”. Si vede che sto invecchiando, meno di vent’anni fa per servigi simili, un noto professionista mi offrì un appartamento alla Riviera di Chiaia, il conto aperto in un paio delle migliori boutique e la possibilità di far carriera nel maggiore quotidiano locale.E oggi codesto “signore” mi offrirebbe soltanto un caffè, preso al distributore automatico del suo ufficio. Senza tralasciare il regalo più prezioso, qualche parolina dolce per rabbonirmi, spiccioli della sua magnanimità.Ma forse sono io a essere in completa malafede pensando certe assurde malignità. Che diamine! Lui non è in cerca di un’amante a buon mercato, la meravigliosa proposta l’ha fatta a me, soltanto a me, perché io sono io. Lui ha scelto me perché sono quella che chiama “amore”.Come posso davanti a tutto questo sentimentalismo rimanere indifferente e fare cattivi pensieri. Come posso continuare a credere perfidamente, che lui abbia scelto me come ultima spiaggia, perché qualsiasi altra donna davanti alla sua magnifica proposta non gli avrebbe risparmiato una bella sputazzata in faccia.Ma no, ma come posso essere così meschina, davanti all’elemosina di quelle dolci paroline. Lui voleva scegliere proprio me, come posso non capire la sottile differenza. Lui non avrebbe alcun problema a trovare un’altra donna con cui sollazzarsi. A lui non mancano certamente le occasioni. E’ un uomo libero lui, che non ha problemi a conciliare il lusso d’avere un’amante con il regime dittatoriale cui è sottoposto, nella gabbietta dorata del suo matrimonio.Sarebbe bello se questo “signore” leggesse, così potrebbe capire perché ho rifiutato, in modo sdegnoso, la sua allettante proposta. Lui forse non lo sa, probabilmente proprio non ci arriva, ma se un giorno decidessi di tradire mio marito non lo farei di certo per una scopata sulla scrivania. Perché io valgo!!!