Il diario di Nancy

Compiti delle vacanze


Mi è appena arrivata una mail in cui, uno dei miei fan più accaniti, mi chiedeva come procedesse la stesura del mio capolavoro.Non è l’unico; spesso i miei sparuti fan mi chiamano per sapere se ci sono novità, manco fossi al termine dei nove mesi di gestazione.Mi piacerebbe tranquillizzare questi lettori, dire loro che sono nel pieno di una feconda fase creativa, che la mia creatura vedrà presto la luce, ma saprei di mentire. In realtà sono ancora ferma all’ottavo capitolo, quello in cui la nostra Nancy, durante la manifestazione studentesca del dicembre 1967, farà la conoscenza con la sua amica Anna e incontrerà l’amore della sua vita: Francesco Liguori.
Trascorro le mie giornate estive pigramente, mi sveglio tardi e il pomeriggio alle sedici in punto, vado ai giardini insieme a mia figlia. Ci sono dei bei tavolini di legno e un gazebo, sotto cui ci sistemiamo a fare i compiti per le vacanze. Sì anch’io, non sarei credibile come scrittrice se continuassi ad avere delle incertezze sull’uso del congiuntivo, perciò mi sono procurata un buon libro di grammatica e studio.A dirla tutta mi porto dietro anche un libro per la produzione di testi letterari, un testo semplice di scuola elementare e mi sto divertendo molto a fare gli esercizi. Ieri, per esempio, dovevo inventare una favola, avendo a mia disposizione solo una frase iniziale: “ C’era una volta una fanciulla che non dormiva mai, perché non sapeva chiudere gli occhi… “.Ho cominciato a scribacchiare anche una nuova storia per il blog, un incontro, della nostra eroina preferita, con l’ennesimo uomo deludente. Sarà la cronaca pruriginosa di una tipica fantasia femminile.Insomma se anche, per il momento, non sto scrivendo il capolavoro dei capolavori, continuo a esercitarmi con la penna. Vi dovreste piuttosto preoccupare per la mia linea. Ahimè, proprio di fronte all'entrata ai giardini c’è la miglior gelateria della città, una piccola latteria che produce un favoloso gelato artigianale, sei o sette gusti che sono una meraviglia e una panna buonissima, che aggiungono a cucchiaiate. Privilegio delle piccole province.Il gelataio mi riempie il cono all’inverosimile, ogni giorno un po’ di più, tanto che mi è venuto il dubbio che sia il suo modo di corteggiarmi.E tra una leccata e l’altra confondo allegramente parole, esercizi, storie, panna montata e rotolini di ciccia.