E’ con un misto di gioia e trepidazione che ritorno a scrivere tra le pagine di questo diario.Dove sono stata in tutti questi mesi??? No, non ero riparata all’estero per sfuggire alle brutture delle cronache quotidiane, un luogo lontano dal bel paese che fu, dove esercitare l’arte sopita della leggerezza.Nemmeno mi ero rintanata in un cantuccio per scrivere e ritornare in pompa magna dopo aver dato alle stampe il mio attesissimo romanzo; no, ho perso parole e trame un anno fa e non le ho ancora ritrovate.E non ero neppure morta, come qualcun altro avrà creduto (o sperato), lasciando come unica traccia del mio passaggio terreno questi quattro ghirigori di memoria.Già immagino le vostre domande, acuite dal dolore della mia lontananza: Ma allora come mai eri sparita??? Perché questa lunga assenza??? Per spiegarvelo devo fare un passo a ritroso e raccontarvi della sindrome dell’architetto.Possibile che non conosciate questa patologia??? Eppure miete più vittime dell’influenza suina e non esiste vaccinazione di sorta. Colpisce in prevalenza le donne, i primi sintomi sono facilmente diagnosticabili, cominciano con l’acquisto di riviste d’arredamento.Nella fase iniziale della malattia la donna obbliga fidanzati, mariti e amici volenterosi, a spostare mobili e divani da una parete all’altra. Durante la fase acuta le ammalate cominciano a cambiare le tende, tappezzare poltrone e comprare nuovi complementi d’arredo. Nei casi più gravi le moribonde hanno la necessità di abbattere pareti, imbiancare muri, piastrellare bagni e cucine, creare verande.
Il ritorno
E’ con un misto di gioia e trepidazione che ritorno a scrivere tra le pagine di questo diario.Dove sono stata in tutti questi mesi??? No, non ero riparata all’estero per sfuggire alle brutture delle cronache quotidiane, un luogo lontano dal bel paese che fu, dove esercitare l’arte sopita della leggerezza.Nemmeno mi ero rintanata in un cantuccio per scrivere e ritornare in pompa magna dopo aver dato alle stampe il mio attesissimo romanzo; no, ho perso parole e trame un anno fa e non le ho ancora ritrovate.E non ero neppure morta, come qualcun altro avrà creduto (o sperato), lasciando come unica traccia del mio passaggio terreno questi quattro ghirigori di memoria.Già immagino le vostre domande, acuite dal dolore della mia lontananza: Ma allora come mai eri sparita??? Perché questa lunga assenza??? Per spiegarvelo devo fare un passo a ritroso e raccontarvi della sindrome dell’architetto.Possibile che non conosciate questa patologia??? Eppure miete più vittime dell’influenza suina e non esiste vaccinazione di sorta. Colpisce in prevalenza le donne, i primi sintomi sono facilmente diagnosticabili, cominciano con l’acquisto di riviste d’arredamento.Nella fase iniziale della malattia la donna obbliga fidanzati, mariti e amici volenterosi, a spostare mobili e divani da una parete all’altra. Durante la fase acuta le ammalate cominciano a cambiare le tende, tappezzare poltrone e comprare nuovi complementi d’arredo. Nei casi più gravi le moribonde hanno la necessità di abbattere pareti, imbiancare muri, piastrellare bagni e cucine, creare verande.