Creato da bimbadepoca il 16/03/2005

Il diario di Nancy

Pensieri e storie tra il vero, il verosimile e l'inganno.

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Nostra signora dei disperati

Post n°131 pubblicato il 24 Gennaio 2007 da bimbadepoca
 

immagineDa sempre sono conosciuta con questo appellativo, che porto con lo stesso orgoglio di un titolo nobiliare.
Il fatto è che proprio non riesco a trattenermi, io devo fare la carità a chiunque mi tende la mano. Barboni, zingari, drogati, extracomunitari, accattoni, tutti quelli che vivono ai margini della nostra società opulenta. Non faccio differenze, perché la fame non ha etnie, né colore, né nazionalità, né pregiudizi, né orgoglio.

Non so perché mi comporto in questo modo, forse la mia è solo compassione o forse il bisogno di far tacere i sensi di colpa di quella volta che da ragazzina incrociai un uomo sotto la pioggia che batteva i denti, bagnato fradicio, senza ombrello e senza cappotto. Era uno dei primi stranieri venuti a colorare le nostre città.
Tendeva una mano vuota e tremante tra la folla indifferente dei passanti frettolosi. Per me abituata alla nostra miseria che s'arrangiava per campare, fu come un pugno nello stomaco.
Ero una studentessa che contava i giorni per diventare maggiorenne, per andare a disegnare madonne sui marciapiedi del mondo, vivevo di belle speranze e grandi utopie e senza soldi, ma istintivamente mi sfilai dal dito il mio anellino d'oro.
All'ultimo istante però non ebbi la forza di separarmene e voltai le spalle alla fame di un uomo.

Non mi sono mai perdonata quel gesto di rinuncia e la disperazione muta di quell'uomo ha continuato per anni ad urlarmi nelle orecchie.

Da quel giorno nel fare la carità ho bisogno di guardare negli occhi questi esclusi dal mondo, ho bisogno di sorridergli, di parlare con loro, di toccargli le mani e per un attimo solo restituir loro la dignità di essere uomini.
Per questo non mi piacciono quelle persone che lasciano i soldi con sussiego, che s'aspettano riconoscenza e rispetto, che si liberano le tasche dagli spiccioli con evidente fastidio.

Da qualche settimana nella mia città è spuntata una nuova mendicante, all'angolo di una via questa giovane donna chiede la carità ai passanti.
La prima volta sono rimasta sbalordita dalla sua richiesta, è una ragazza comune, dalla faccia pulita, con un portamento dignitoso anche se indossa abiti lisi ed ha un'aria dimessa.
Salta subito agli occhi che non è una barbona, una tossicodipendente o una straniera.
Nei giorni seguenti ogni volta che passavo in quella strada le donavo un euro o due, sempre le sorridevo con infinita dolcezza, sempre mi chiedevo il motivo di quel suo elemosinare.

L'altro pomeriggio mi sono decisa a chiederle, con il maggior tatto possibile, i motivi che l'avevano spinta  a fare quella scelta estrema.
- Me lo hai già chiesto- esordisce lei - Avevi un altro soprabito, ma non mi sbaglio eri proprio tu-
Non sapevo cosa risponderle, evidentemente mi aveva confuso con qualcun'altra. Oppure distratta come sono le avevo veramente già posto quella domanda imbarazzante e non lo ricordavo. Stavo per scusarmi, quando lei ha cominciato a raccontare...

-Io ci vado in comune a chiedere lavoro come vigile urbano, ma quelli mi ridono in faccia, mi dicono che devo aspettare il concorso e sono cinque anni che aspetto-
Le ho spiegato che nel frattempo poteva cercare altri tipi di lavoro, rivolgersi alle agenzie interinali, ma lei ha continuato imperterrita - Devo solo imparare qualche regola stradale-
Mi ha guardato come se si fosse accorta solo in quel momento della mia presenza - Senti signora, perché mi hai fatto questa domanda?-
-Perché sono giorni che ti osservo e si vede immediatamente che non sei una barbona o una drogata...-
Mi ha interrotto con veemenza - I drogati sono solo dei malati-
-Lo so, ne ho conosciuti tanti- le ho detto con dolcezza.
- I drogati prendono quella roba per curarsi, altrimenti se non la prendono gli si blocca l'intestino e non riescono ad andare di corpo- Era la prima volta che sentivo una teoria del genere, sapevo degli effetti antidolorifici delle droghe, ma non ne conoscevo ancora le virtù lassative. L'idea bizzarra che i tossici non fossero altro che ex stitici mi faceva sorridere.

-Domani torno in comune a chiedere quel posto di vigile urbano, non m'importa nulla se quelli ridono ancora. Io sono capace di farmi forza da sola. Se fossi pazza mi darebbero un sussidio ed invece io voglio un posto da vigile urbano. Lo sai signora che i pazzi sono tra noi?- mi ha domandato saltando di palo in frasca.
-Sì, certo! Lo vediamo nella cronaca di tutti i giorni, persone insospettabili che si trasformano in pazzi criminali all'improvviso- ho risposto cortese, come se fosse una conversazione normale la nostra.
-Già persone come te. I pazzi sono dovunque- e mi fissava in modo inquietante. Ho avuto la sensazione netta che mi prendesse in giro, che stesse recitando la parte della folle, magari m'aveva scambiata per un'assistente sociale mandata a far la spia dai servizi sociali, oppure era un'attrice di qualche nuova trasmissione demenziale.

-Pensi che mi starebbe bene la divisa da vigile urbano?- mi ha chiesto sorridendo, il primo sorriso da quando avevamo cominciato a parlare.
-Sì! Ti starebbe benissimo- ero ancora dubbiosa dell'autenticità di quella sua stramberia.
- Buona giornata signora- mi ha liquidato stringendomi la mano, come si fa in quelle riunioni di lavoro formali.

Buona fortuna a te, giovane mendicante che sogni di fare il vigile urbano...

Commenti al Post:
Aeesha
Aeesha il 24/01/07 alle 10:51 via WEB
ciao la ragazza forse non é pazza ma disadattata, cioé, essendo idealista non si adatta alla realtà dei fatti. Forse anche questa é una forma di pazzia(cos'é poi la pazzia?) ma certamente fanno piu' paura dei coniugi Romano che erano adattatissimi alle regole sociali e poi ....
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 24/01/07 alle 11:08 via WEB
Guarda Aeesha all'inizio anch'io ho pensato che avesse qualche piccolo problema di disadattamento, ma poi nel corso della conversazione mi sembrava proprio che lei recitasse. Chissà forse era il suo modo naturale di fare, un'altra manifestazione del suo disagio. No, non mi faceva affatto paura questa giovane donna che sognava una divisa da vigile urbano. Mentre sui coniugi Romano io stenderei un velo pietoso, mi auguro che marciscano in galera per tutta la vita. Lo sai l'assassino del piccolo Tommaso si trova nel carcere della mia città, un agente di custodia che conosco mi ha raccontato che dal giorno che è arrivato non è mai uscito dalla sua cella, manco per farsi una doccia. Gli altri detenuti non fanno altro che urlargli minacce ed insulti di ogni tipo e nessun secondino risponde ai suoi saluti. A me basterebbe che i coniugi Romano avessero lo stesso trattamento, trattati come bestie...
 
Macchiaccia
Macchiaccia il 24/01/07 alle 12:54 via WEB
Anche io parlo spesso con questa "categoria" di persone.....lavorando al 118. Quante storie mi raccontano...potrei scriverci un libro, chissà..
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 25/01/07 alle 14:02 via WEB
Chi ha pazienza e la voglia d'ascoltare queste persone, potrà scoprire storie che incantano nel loro dolore. Sì Macchiaccia un libro sarebbe proprio un'ottima idea.
 
bluewillow
bluewillow il 24/01/07 alle 14:17 via WEB
forse questa ragazza ha qualche malattia mentale. Dalle mie parti era famosa una donna che era di ottima famiglia, potenzialmente benestante, ma che viveva per strada per scelta. Ogni tanto i famigliari cercavano di interdirla per costringerla a vivere con loro, volevano prendersene cura, ma lei riusciva sempre a ritornare sulla strada e così è morta: al freddo e senza niente. Perché lo abbia fatto non si sa, ma anche lei probabilmente credeva di non avere altra scelta.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 25/01/07 alle 14:12 via WEB
Sono scelte che non avranno mai una spiegazione, la mente umana a volte segue dei percorsi tortuosi, complicati ed inspiegabili. La ragazza delle tue parti mi ha ricordato un personaggio del libro "Il giardino del riposo", il signor Yang ritenendosi colpevole della disgrazia della propria famiglia, decide di vivere in strada rifiutando ogni tipo d'aiuto... fino a morire da solo.
 
   
bluewillow
bluewillow il 25/01/07 alle 19:50 via WEB
non conosco questo libro, comunque la donna di cui ti parlavo è morta quando è diventata troppo anziana, ha vissuto così per decenni,anche se non era del tutto folle, nessuno ha mai capito perché. ciao!
 
piandeloa
piandeloa il 24/01/07 alle 16:06 via WEB
quante realtà diverse dalla nostra esistono?
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 25/01/07 alle 14:13 via WEB
Tantissime Pian, ogni uomo rappresenta una diversità. Solo che la maggioranza si adegua alle regole sociali e gli altri restano come sospesi...
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 24/01/07 alle 16:57 via WEB
A mio parere hai incontrato una della categoria più ignorata del mondo. E' una categoria trasversale nel senso che li puoi travare tra i "tossici" , tra gli "alcolisti", tra i "barboni", tra chi chiede l'elemosina e persino tra le fila di molti "detenuti"... sono i "malati mentali" che, per definizione, non esistono più e comunque del loro malessere deve farsene carico "il territorio" che, traducendo, sarebbe la strada nel senso più triste della parola!:-(((
 
 
piandeloa
piandeloa il 24/01/07 alle 17:21 via WEB
io ne ho uno in questo momento in negozio, dice sempre che è perseguitato dagli avvocati e gira tutto il giorno in bicicletta pieno di borse stipate di fotocopie di documenti, Mi stupisco che nessuno l'abbia mai tirato sotto.
 
   
bimbadepoca
bimbadepoca il 25/01/07 alle 14:33 via WEB
Ogni città ha i suoi personaggi Pian :-)) Qui dove vivo è famoso un omone sul tipo di Pavarotti, che va in giro insieme alla madre, una vecchietta minuscola dall'aria rassegnata. Parlando con loro (potevo mai non farlo???) ho scoperto che lui, una persona con chiari segni di squilibrio, si è giocato tutto ciò che aveva ai cavalli. Pure l'appartamento dove viveva con la povera madre.
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 25/01/07 alle 14:25 via WEB
Purtroppo la legge Basaglia, chiudendo i manicomi, ha condannato molte famiglie ad occuparsi dei malati di mente. Per carità i manicomi come erano strutturati somigliavano a dei luoghi di reclusione, dei veri e propri lager. Ma la legge purtroppo non funziona ancora, le strutture terapeutiche sono carenti e non ci sono fondi per l'assistenza domiciliare. E se nelle piccole province le cose vanno un po' meglio, nelle grandi città i malati di mente e le loro famiglie sono completamente abbandonati a se stessi. Io sono più di 3 anni che frequento un centro polispecialistico (accompagno mia figlia a fare logopedia) e sapessi quante ne vedo di queste persone. Non è escluso che quella ragazza non mi avesse già visto in quel posto e recitava proprio perché mi collegava ad una struttura terapeutica. Ricordo con estrema tenerezza un vecchio padre, che tra le lacrime mi raccontava di non aver paura della morte, ma d'avere il terrore d'abbandonare il figlio, un ragazzone di quasi cinquant'anni, ma con il cervello di un bambino di due.
 
orpheus07
orpheus07 il 24/01/07 alle 17:48 via WEB
non voglio parlare di questa persona e delle sue sfortune, ma porre l'accento sul tuo voler far del bene. A me qualche giorno fa è successa una cosa simile e l'ho scritta nel mio blog... se ti va, vieni a fare un salto... Dovremmo tutti sforzarci di essere un pò più buoni...
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 25/01/07 alle 14:28 via WEB
Se tutti riscoprissimo il valore della solidarietà, il mondo diventerebbe un posto migliore. Ma non è così facile, per me è un fattore caratteriale, una cosa istintiva che quasi non m'accorgo di fare...
 
   
raba_rama
raba_rama il 25/01/07 alle 14:48 via WEB
Io porrei l' accento, su chi e' povero per costrizione e chi fa il povero per scelta! Per i primi ho piena attenzione, sono una persona molto solidale. Per i secondi, ho le mie perplessita'! Donne che girano con i bimbi appena nati per far intenerire i cuori, bambini che invece di stare a scuola mendicano, flotte di nomadi che fanno addirittura i turni in tangenziale! Con questi "poveri" mi spiace, adesso non mi intenerisco piu'. Alimenterei solo degli abusi verso la societa'!
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 25/01/07 alle 17:32 via WEB
Sono perfettamente d'accordo con te Raba, esistono, purtroppo, persone che al fine di aumentare il senso di pietà nella gente, non esitano a mutilare bambini. Persone che dell'accattonaggio hanno fatto un'arte, un lavoro, una fonte di reddito. Non sempre è facile distinguerli dagli altri, ma io per principio non faccio mai elemosina a chi è particolarmente insistente nel chiedere i soldi. Anche in questo campo, come su molti altri, ci vorrebbe un serio intervento dello Stato, non è possibile vedere bambini piccoli di notte in giro per le strade a chiedere soldi invece di dormire. I loro genitori andrebbero immediatamente denunciati e privati della patria podestà. Una notte ero a Portalba in pizzeria, mi capitò una bimbetta di 5 anni con gli occhietti pieni di sonno che vendeva pupazzetti, quando le chiesi perché non andava a dormire, mi rispose candidamente che non poteva tornare a casa prima di finire il suo lavoro.
 
     
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 25/01/07 alle 19:33 via WEB
Quello della mendicità è un problema serio con cui facciamo i conti ogni giorno ai semafori...dare soldi e alimentare lo sfruttamento? non darne e fare lo spietato? portare, come qualche volta faccio, caramelle da dare ai bimbi, ma non soldi?....Com'è difficile e come sei brava tu a guardarli negli occhi per restituire loro dignità...io ho paura di essere coinvolta...paura di essere fraintesa, paura di "fare violenza" con la mia intrusione....insomma un'imbranata!un bacio
 
     
bimbadepoca
bimbadepoca il 26/01/07 alle 15:37 via WEB
Guarda Carpe che anch'io ho lo stesse paure, ma poi lascio fare all'istinto e riesco a trovare sempre il modo giusto per avvicinarmi a queste persone. Ma non sono brava per questo, se lo fossi veramente m'impegnerei nel sociale invece di perdere tempo a scribacchiare storielle in questo blog. C'è un senegalese (la sua storia meriterebbe un altro post), che vende oggettini di plastica sul marciapiedi. Quando abitavo nell'altra casa ci passavo tutti i giorni davanti e lui aveva preso l'abitudine di salutarmi, una volta tornando dal mercato con la spesa, feci finta che le buste erano troppo pesanti, gli chiesi se mi faceva la cortesia di prendersi un po' di frutta. Cominciamo così a parlare ogni giorno, la prima volta che provai a dargli dei soldi lui rifiutò, ma io insistevo ogni giorno con molto tatto. Ed alla fine riuscì a fargli accettare il mio aiuto. Lo scorso anno m'aspettò per mostrarmi il biglietto aereo per ritornare un mese nel suo paese, era felice ed io mi sentivo una gioia immensa nel cuore perché sapevo che quel biglietto in parte l'aveva comprato anche grazie a me. Quando tornò mi portò la foto dei suoi tre bambini, mi disse che gli aveva parlato di me (per convincerlo a prendere i soldi gli dicevo che erano per i suoi bimbi). Quella foto la conservò tra le mie cose più care. Proprio ieri pomeriggio l'ho rivisto, cambiando casa non mi capitava più d'incontrarlo, è stato felicissimo di vedermi, non mi ha abbracciato solo perché gli sembrava una cosa troppo sconveniente, abbiamo parlato per tanto tempo, mi ha detto che da quando non passò più, lui non ha nessuno con cui farlo. L'ho trovato dimagrito ed invecchiato, se fossi stata veramente brava avrei dovuto invitarlo a pranzo a casa mia, ma non l'ho fatto perché ho paura, perché anch'io mi lascio condizionare dai pregiudizi. Però una cosa ti dico Carpe, queste persone mi hanno dato molto di più di quanto io ho dato loro, mi hanno insegnato ad accontentarmi di quello che ho, a gioire delle piccole cose, a non considerare necessario il superfluo. Sono loro che hanno arricchito me :-)
 
     
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 26/01/07 alle 17:11 via WEB
Mi hai commossa.....
 
kreislerdlg
kreislerdlg il 25/01/07 alle 16:16 via WEB
"disegnare madonne sui marciapiedi del mondo" ed invece ti ritrovi a disegnare storie in un paese virtuale. In un certo senso il tuo desiderio s'è avverato :)
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 25/01/07 alle 17:36 via WEB
Uhm... non mi sembra proprio la stessa cosa, nel disegnare madonne sui marciapiedi è insita la voglia di viaggiare, mentre per "disegnare" storie sul web mi basta star seduta al computer di casa. Però mi sembra un bel complimento lo stesso :-))
 
alexisdg10
alexisdg10 il 25/01/07 alle 23:56 via WEB
buona fortuna a lui e a te, nostra dolce Signora dei Mendicanti, il sale del mondo! una bacio
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 26/01/07 alle 15:09 via WEB
Buona fortuna a tutti i mendicanti raminghi per il mondo. Che noi abbiamo avuto già la fortuna di nascere in Occidente...
 
orpheus07
orpheus07 il 26/01/07 alle 09:18 via WEB
buona giornata :) spero che tornerai a trovarmi...
 
 
bimbadepoca
bimbadepoca il 26/01/07 alle 15:10 via WEB
Cercherò di tornare :-))
 
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