Te la do io la Cina!

Buon Anniversario


Buon Anniversario!! Di che?? Ti chiedererai tu, caro lettore. Buon anniversario di interruzione unilaterale del rapporto di collaborazione con la mia vecchia azienda… Proprio un anno fa infatti mi veniva comunicato che, a causa di un’infausta congiuntura economica e conseguente rivisitazione dei piani aziendali a breve/medio termine, l’azienda aveva cancellato il progetto per cui mi aveva mandato in Cina quasi tre anni prima interrompendo (unilateralmente appunto) il rapporto di collaborazione con me… cosa che io in un primo momento avevo erroneamente scambiato per un licenziamento facendo a tal proposito anche indispettire il mio interlocutore (che in effetti era una interlocutrice) la quale si è sentita in qualche modo ferita della mia bassa insinuazione. Fortunatamente alla fine tutto è stato chiarito e dopo aver chiesto scusa per aver frainteso i termini di quello che mi era stato detto, io e la mia famiglia abbiamo impacchettato nuovamente tutte le nostre cose e siamo tornati in Italia… dico impacchettato nuovamente perché, ironia della sorte,  l’azienda pochi mesi prima mi aveva chiesto la disponibilità a prolungare la mia permanenza in Cina e io avevo anche accettato con l’unica richiesta di poter cambiare casa… cosa che ho effettivamente fatto due settimane prima di ricevere quella famosa telefonata che i miei lettori di lunga data sicuramente ricorderanno… Una telefonata che nella sua improbabilità e aberrazione si adattava perfettamente  a tutta la mia vicenda cinese fino a quel momento. Una degna conclusione si potrebbe dire. Tra l’altro si tratta di una telefonata che effettivamente ha colpito più di qualcuno tanto che, mio malgrado, è finita addirittura sui giornali visto che qualche mese dopo “La Repubblica” ne riportava alcuni stralci su un’articolo che parlava della situazione degli espatriati italiani nel mondo… Strano leggere di se stessi su un giornale… Poveretto questo ingegnere… sedotto e abbandonato dalla sua azienda e dalla Cina… e poi ti accorgi che sei tu quel poveretto di cui parlano… strano davvero. A quel punto, comodamente seduto sulla poltrona di casa mia in Italia leggendo del mio strano destino sul giornale, credevo proprio di aver chiuso con la Cina… basta difficoltà… basta stranezze… un po’ di sana normalità finalmente… e invece no. Perché chi è stato in Cina sembra faccia molta fatica a staccarsene… volente o nolente ti ci rimandano in Cina… perché la Cina alla fine ti prende… ti entra dentro… piano piano… il più delle volte, ahimè, da tergo…Buon Anniversario quindi e cento di questi giorni… o no??