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Sedetevi sul divano di "Friends", a New York per i 20 anni apre il Central Perk

Post n°2216 pubblicato il 20 Settembre 2014 da stanzaNapolieNapoli

Il divano, diventato icona degli anni Novanta; gli abiti, indossati dai protagonisti che hanno dettato la moda; a venti anni dalla prima puntata della fortunata serie televisiva "Friends" tutto rivive nel culto del mito.

Solo per un mese - si tratta di un locale pop-up - nel quartiere di Soho, New York, sarà possibile sedersi nel "Central Perk", il bar dove Rachel e i suoi amici si davano appuntamento, e consumare una tazza di caffè (reuters).

Ci sono serie tv che lasciano il segno. Almeno su di me. Con Sex and the city, per esempio, ho imparato che di certe cose si può parlare disinvoltamente senza scadere nella volgarità. Lost, invece, mi ha insegnato che le cose non sono mai lineari e chiare. Poi c’è Friends

Sono passati 20 anni da quando la prima puntata è andata in onda, il 22 settembre 1994. L’ultima è stata il 6 maggio del 2004. Ma ancora porto con me facce e battute dei 6 protagonisti. Sembra ieri che, raggomitolata sul divano con coperta e camomilla in mano, li guardavo mentre ridevano e chiacchieravano in cucina sorseggiando una tazza di caffè.

Facevo mie le loro delusioni sentimentali, le battute, il modo scanzonato e allegro di prendere il lavoro e la vita. Perfino certi tic. E desideravo ardentemente di avere i capelli dritti per pettinarmi come Rachel.

 

Se con Happy days ho passato l’infanzia, ammirando quei teenager anni ’60, io con Friends sono diventata grande.
Per Rachel, Monica, Phoebe, Ross, Chandler e Joey ho messo una croce su Fonzie e Ricky Cunningham (spero che mi perdonino).

Non c’era gara: quel gruppo di amici affiatatissimi mi ricordava l’università, i viaggi all’estero, l’inizio delle storie serie, la condivisione di appartamenti e problemi, i primi lavori, le notti passate a parlare, i pomeriggi di pioggia al bar a chiacchierare.

Dopo, nonostante io sia una che non si perde una serie in tv, e mi innamori di volta in volta di alcuni personaggi (ora, per esempio, sono innamorata dello scienziato schizofrenico di Perception), non sono riuscita a trovare una storia così vicina, in cui potermi almeno un po’ identificare.

Non sono stati i protagonisti maschili però a rubarmi il cuore (quelli, in effetti, sono presto svaniti e non solo dalla mia memoria), quanto Rachel con i suoi tubini e le minigonne, i capelli perfetti e quel suo modo buffo ed elegante di sorridere spostandosi la frangia dalla fronte.

Avrei voluto anche io saper portare così disinvoltamente i tacchi, essere al centro dell’attenzione. A volte perfino deliziosamente goffa (mica facile). Lei era una come me (o quasi). Io ero una come lei (o almeno ci provavo).

Per questo ancora oggi tifo per Jennifer Aniston e quando Brad Pitt si è messo con Angelina Jolie mi sono sentita tradita.

Per celebrare i 20 anni di Friends a Soho, New York, oggi hanno aperto un locale che riproduce fedelmente il Central Perk, dove Rachel e i suoi amici si ritrovavano per il caffè o l’aperitivo.

Tra un mese chiuderà. Ma non il ricordo di una trasmissione che è diventata un mito.

A volte mi viene voglia di recuperare qualche puntata. Però poi penso che magari mi fa un altro effetto e svanisce la magia. E mi convinco che sia meglio restare con le mie impressioni. E con il desiderio impossibile di farmi i capelli come Rachel.

E voi? Cosa vi ricordate della serie?
Qual è l’episodio che non avete dimenticato? E il personaggio che più avete amato?

 

 
 
 
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