Tribù Napoli

Lady Insigne: «Notti di lacrime, prima della gioia»


Il racconto della sofferta vigilia: «Ora andrò in Brasile con Jessica Immobile»NAPOLI - «Orgogliosa di te... Cuore mio. Ti amo». Il cinguettio su Instagram di Genny Insigne dopo due ore di pianto ininterrotto. Domenica 1° giugno, un giorno che la giovane moglie e mamma non dimenticherà per i prossimi vent'anni. Lorenzo è nella lista dei ventitrè che partiranno per il Brasile. Lorenzo va al mondiale. Facile parlarne oggi, bello programmare il viaggio a Rio insieme con l'amica Jessica, la moglie dell'altro napoletano mondiale Ciro Immobile. Ma la settimana che aveva preceduto la meravigliosa notizia era stata terribile. «La più brutta della mia vita», ammette Genny. Ci racconta la sua domenica bestiale?
«Per l'intera settimana mi ero trasferita con nostro figlio Carmine a casa dei miei genitori. Lorenzo era in ritiro, non volevo stare da sola. Domenica mattina, però, avevo preso le nostre cose, le avevo anche caricate in macchina. Andavamo via, Lorenzo sarebbe tornato da Coverciano e volevo fargli trovare una atmosfera serena. Sarebbe tornato col morale sotto i tacchi. La sua famiglia, noi, lo avremmo aiutato a ritrovare il sorriso. Alle cinque del pomeriggio un sms inaspettato: devo dirti una cosa. Poteva essere qualsiasi cosa, eppure in quel momento ebbi una sensazione positiva. Vuoi vedere che...? Comunicazioni interrotte per un'ora. Lorenzo mi aveva inviato quel messaggio dallo spogliatoio prima di andare in campo per l'allenamento. Un'ora in cui immaginai tutto e il contrario di tutto. Un'ora di attesa interminabile. Poi, il telefono e la gioia che mai più avrei pensato di provare. "Vado al mondiale, al posto di Giuseppe Rossi". Avevo retto per una settimana, consolandolo tante volte. Non parlavo più, piangevo e continuavo a mandargli baci. Lo meritava e ci teneva tanto. Per le successive due ore non ho mai smesso di piangere. Una liberazione». Dopo una settimana difficile.«Sì, telefonate anche lunghe in cui a volte facevo fatica a trovare le parole giuste. All'inizio era fiducioso, poi le speranze sono diminuite, intuiva che sarebbe tornato a casa. La notte tra giovedì e venerdì l'abbiamo trascorsa quasi tutta al telefono. Lorenzo era un po' demoralizzato ma sempre convinto dei propri mezzi. Provava a reagire, lui ha carattere. Gli dicevo: ci riproverai tra due anni. E lui: sì, certo. Gli parlavo di nostro figlio, di qualsiasi cosa che non riguardasse il calcio. Lui diceva solo: sì. Vivevo giornate di ansia, quando mi chiamava cercavo di essere serena». Ora valigia pronta per Rio?«Sicuramente raggiungerò mio marito. Sto cercando di organizzarmi col bambino. Andrò in Brasile con Jessica la moglie dell'altro napoletano Ciro Immobile. Era con Lorenzo al Pescara e anche l'anno scorso abbiamo fatto vacanze insieme. Sono molto molto emozionata». Lei cura molto il look, in Brasile non è estate. Dovrà rispolverare giubbotti e trench. «Non c'è problema, lo faccio con molto piacere. Mi basta poco tempo. Lorenzo lo sa, sono bravissima. Curo il mio ed anche il suo look. Credo che l'immagine giusta sia importante. Le faccio una confessione: in questa ultima settimana ho svuotato l'armadio di Lorenzo di tutte le cose che non mi piacevano. cappellini, shirt troppo scollate e tute. Lui ancora non lo sa». Oggi, rispetto a qualche anno fa, può togliersi qualche sfizio in più.«I soldi non fanno la felicità, ma sono importanti. Sarebbe ipocrita paragonare il nostro stile di vita a quello di un impiegato. Mi piace vestire bene, ma riuscivo a farlo anche quando non ero la moglie di un calciatore. Ci vuole anche gusto. Quanto alla ricchezza, l'importante è restare semplici nelle abitudini e nello stile di vita. Abbiamo scelto di continuare ad abitare nel nostro paese di origine, di avere una casa confortevole e non una villa sul mare. Stiamo bene così. Ci piace vivere così, vicino alle nostre famiglie». Come tranquillizza Lorenzo dopo una partita andata male con qualche fischio di troppo allo stadio.«Aspetto che passi. In genere a casa evitiamo di parlare di calcio. Ma quando la partita è andata male, Lorenzo ha bisogno di un'oretta di silenzio. Poi c'è la nostra famiglia, nostro figlio e la normalità». Le piacerebbe lavorare nel mondo dello spettacolo? La sua immagine glielo consentirebbe. «No, no. Moglie e mamma di quattro figli. Questo è il mio sogno». da corrieredelmezzogiorno.it