Tribù Napoli

I modi all'antica di casa Scuffet. "La Spagna? Prima il diploma"


Al portiere dell'Udinese, 17 anni, l'Atletico Madrid offriva triplo ingaggio, 900 mila euro. Rifiutato, l'anno prossimo c'è da affrontare la maturità. "Contenti così"Il ragazzo che guida le minicar, para come un veterano e non ha ancora la maturità resta a casa con mamma e papà. Simone Scuffet non andrà all'Atletico Madrid, sembrava fatta e invece no. 900mila euro netti a stagione, 9 milioni a Pozzo più due di bonus, l'offerta ora è carta straccia, a meno di rilanci non probabili. Affare saltato perché a battere i pugni sul tavolo sono stati papà Fabrizio, bidello di Remanzacco, 6mila anime e quattro santi patroni, e mamma Donatella, casalinga che a separarsi dal figlio diciottenne proprio non ci pensa. Ci sarà modo e momento. Non ora.La trattativa durava da un po'. L'Udinese non ha fretta di cedere il portiere ragazzino, appena 16 presenze in A e i segni di una predestinazione evidenti già dalla prima parata, contro il Bologna, in una notte di febbraio, quando Guidolin, per sostituire Brkic non scelse Kelava ma lui, Simone Scuffet, 17 anni, la doppia f come Zoff e Buffon. Da allora la porta dell'Udinese è stata di sua proprietà. Ha sfiorato il Mondiale - Prandelli alla fine scelse Mirante come portiere aggregato della spedizione brasiliana - è finito nel mirino delle grandi. Italiane, in un primo momento, Juventus e Roma.Poi alla porta di Gino Pozzo bussa l'Atletico Madrid campione di Spagna e vicecampione d'Europa, in piena emergenza portieri dopo l'addio di Courtois. Simeone non lo immaginerebbe titolare, i dirigenti gli prendono Oblak dal Benfica e a ore anche il messicano Ochoa. Scuffet, nei piani della dirigenza colchonera, andrà a farsi le ossa in provincia, forse a Granada, nel club della galassia Pozzo. La trattativa, anche se non confermata ufficialmente dall'Udinese, sfocia in un accordo, vantaggiosissimo per Scuffet, che in Friuli guadagna 300mila euro l'anno, e per la dirigenza bianconera. I tifosi mormorano, qualche dubbio viene, tutto sembra lo stesso deciso.Poi però, come in un film neorealista, papà e mamma compaiono sulla scena: "L'Atletico Madrid può aspettare, siamo contenti così - dice papà Fabrizio, anche lui portiere un tempo, nei dilettanti - il procuratore ci ha relazionato sull'offerta e abbiamo deciso di comune accordo con Simone di far saltare tutto". Per il suo bene: il prossimo anno c'è la maturità, e poi il ragazzo deve ancora crescere, fisicamente e mentalmente, e per i soldi, beh, per quelli c'è tempo. Era un treno, ne passeranno altri.Una lezione, un segnale e una fortuna, Scuffet continuerà a parare da titolare in serie A, in una squadra che affidata a Stramaccioni proseguirà nel percorso di valorizzazione dei giovani di talento. La casa paterna, la piazza, Remanzacco, il campo e l'allenamento, e la partita, con la maglia bianconera. Il lunedì
poi a scuola, economia e matematica, il diploma da ragioniere: una vita small and beautiful, finché sarà possibile. Ora l'Udinese corre sui campi di Arta Terme, domani l'amichevole col St. Pauli a Villach, in porta quella sicurezza bambina che resta a casa, che non si muoverà.