Tribù Napoli

L'aeroporto di Napoli intitolato a Pino Daniele


Approvo questa idea poposta dal Sindaco di Napoli di voler intitolare l'Aeroporto di Capodichino a Pino Daniele. Magari aggiungere in filodiffusione le sue canzoni.Chissà che se avesse mai immaginato – mentre scriveva «Napule è tutto nu suonno, e ‘a sape tutto ‘o munno» – che il suo nome sarebbe passato dall’impalpabilità onirica delle note a una conoscenza planetaria, traccia di sé che resta eterna. Perché, tra poche settimane, il nome di Pino Daniele potrebbe essere associato a quello dell’aeroporto napoletano di Capodichino.  L’iniziativa l’ha presa il 23 gennaio il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, tenendo fede a una promessa fatta quando la salma è stata esposta nella “piazza grande” davanti a centomila napoletani. «Non basta il lutto cittadino – disse - metteremo a punto iniziative importanti, grandi e originali perché lui è unico. Faremo qualcosa di adeguato alla sua grandezza».   PUBBLICITÀ What's this? inRead™ invented by Teads.tv  Tutti allora pensarono a una strada o una piazza, nessuno a una mossa così “alta”. In una lunga lettera indirizzata all’ingegnere Gennaro Bronzone, direttore dello scalo, il sindaco scrive: «Per rendere omaggio alla sua immensa arte e sancire il legame profondo con Napoli e i napoletani Le chiedo la possibilità di esaminare la possibilità di intitolare il nostro scalo aeroportuale di Capodichino a Pino Daniele. Ciò rappresenterebbe per tutti i visitatori italiani ed esteri – prosegue de Magistris – un fattivo e concreto esempio di come la Città, con l’Aeroporto Pino Daniele, ne conserverebbe la memoria in modo indelebile». Una lettera, quella del primo cittadino, che, dal punto di vista burocratico, costituisce la promessa necessaria. E’ dal “territorio” (Comune e Regione) che arriva la proposta. Dopo l’iniziativa del sindaco, infatti, è stata già coinvolta la Regione (nella persona dell’assessore ai Trasporti, Sergio Vetrella) che non avrebbe sollevato obiezioni. Percorso spianato, quindi, e strada in discesa. Per arrivare all’intitolazione ora l’ingegner Bronzone, verificato l’intesa (esistente) delle istituzioni territoriali, sentita la direzione generale dell’Enac, emetterà una propria ordinanza come prevede la parte aerea del codice della navigazione. Se non ci sono intoppi, la “pratica” dovrebbe essere definita, in poche settimane, al massimo in un mese. Per arrivare così alla cerimonia di intitolazione il 19 marzo, data in cui il cantante avrebbe celebrato il sessantesimo compleanno. Uno scalo dedicato a un cantante è una vera novità in Italia. Nel mondo c’è un solo precedente, quello del “John Lennon Airport” a Liverpool. In altri posti come la Giamaica si era parlato di dedicare lo scalo di Kingston a Bob Marley, ma poi gli si era preferito il “padre dell’indipendenza” Norman Manley. In Italia, finora, nomi scontati. A Roma Fiumicino c’è Leonardo da Vinci, Pisa ha il nome del loro più famoso concittadino, Galileo Galilei. Venezia ha dedicato il suo aeroporto a Marco Polo, Genova a Cristoforo Colombo. Bologna invece si è affidata a Guglielmo Marconi, forse nella speranza di un controllo del traffico più efficiente. Milano ha due aeroporti: Linate (dedicato all’ingegner Forlanini) e Malpensa, che però è senza nome. Orio al Serio è dedicato a Caravaggio, i cui genitori erano originari di quelle parti. Verona ha reso omaggio a Catullo, che ha dato lustro al lago di Garda. A Palermo l’aeroporto di Punta Raisi è dedicato agli eroi antimafia Falcone e Borsellino.