Tribù Napoli

Carpi: finalmente in serie A


L'impresa della piccola Carpi. Il calcio sano che riempie il cuore... almeno a chi come me è un caliomane! La piccola Carpi nella sotira d'Italia!Fa festa la piccola Carpi. La città che fu di Dorando Pietri ha corso veloce verso la sua favola, tagliando il traguardo con un mese d’anticipo sulle avversarie. «Alla faccia di Lotito» (il presidente della Lazio che in un0intercettazione si augurava di non vedere in serie A Carpi e Frosinone), come ha ricordato uno striscione appeso al Cabassi, è matematicamente in serie A. A bomber Mbakogu e compagni bastava un punto, per entrare nella storia. Sotto un cielo che ha predicato tempesta e pianto di pioggia per tutta la durata del match, dopo novanta minuti di corsa, pressing e contropiede, per uno spettacolo più maschio che bello, il Carpi si è regalata la serie A pareggiando 0-0 contro il Bari. E ha portato a due le squadre del modenese che il prossimo anno giocheranno nella massima serie, sotto gli occhi di Andrea Abodi in tribuna qui al Cabassi.LA FESTA —«In serie A, noi ce ne andiamo in serie A» ha cantato la Carpi presente allo stadio. E poi ancora: «Dai Castori, portaci in Europa», dedicato al tecnico della favola. Ora si ubriacherà di gioia in piazza dei Martiri, questa piccola città di provincia, tutta moda e maglierie, che conta giusto 70 mila abitanti. È la seconda piazza più grande d’Italia e porta addosso le cicatrici del terremoto che sconvolse l’Emilia nel 2012: il Duomo è ancora impacchettato con impalcature e teloni. Sarà lì la festa.PARTITI PER SALVARSI — Arriva in serie A una squadra partita per non retrocedere, con il 21esimo monte ingaggi della cadetteria. Ha in rosa giocatori pescati da fallimenti e serie minori: «La mia cara sporca dozzina», la definisce il presidente Stefano Bonacini, difensore mancato, oggi a capo di una delle aziende di moda più floride del territorio. Mister Gaudì in collaborazione con il talentuoso direttore sportivo Cristiano Giuntoli ha portato un club che nel 2009 giocava in Eccellenza al debutto tra le grandi del calcio italiano.I PROTAGONISTI — Cè anche un vecchio lupo di mare del pallone, dietro a questo nuovo miracolo del calcio nostrano. Si tratta di Fabrizio Castori 60 anni, 7 promozioni e 5 esoneri a curriculum. A lui si sono affidati per dirigere una banda di ragazzi dalla carriera ancora tutta da scrivere: Mbakogu, Lasagna, Sabbione. Appassionato di musica, aveva promesso in caso di promozione un karaoke pubblico. Gli toccherà prendere il microfono stanotte. Sarà una notte magica, come ha ricordato la canzone dalla memoria azzurra trasmessa nel piccolo Cabassi prima del via. «Grazie società, un ultimo miracolo giochiamola qua» hanno chiesto i 4.200 del minuscolo stadio cittadino con uno striscione srotolato prima del via. Se a Carpi, Modena o altrove lo si scoprirà nei prossimi mesi. Quello che invece da oggi è certo che sarà serie A. A prescindere e per la prima volta nella storia.