Tribù Napoli

Au revoir Garcia!


Roma, Garcia esonerato ufficialmente: Comincia l'era Spalletti Contratto di un anno e mezzo per il tecnico toscano, che aveva allenato i giallorossi già dal 2005 al 2009. Domani dirigerà il primo allenamentoAdesso è ufficiale: Garcia non è piu l'allenatore della Roma. "L’AS Roma rende noto di aver sollevato dall’incarico di responsabile tecnico della prima squadra il sig. Rudi Garcia e i suoi assistenti Frederic Bompard e Claude Fichaux", ha dichiarato la società in una nota. Garcia nel frattempo è arrivato a Trigoria dove lo aspettava Sabatini. Sta salutando tutti i dipendenti e aspetta i giocatori, che arriveranno per l'allenamento del pomeriggio, e vorrebbe salutare anche loro. L’allenamento di oggi pomeriggio sarà diretto da Alberto De Rossi. "A nome mio e di tutta l'As Roma desidero ringraziare Rudi Garcia per l'importante lavoro svolto sin dal suo arrivo in società -ha aggiunto Pallotta nel comunicato-. Insieme abbiamo vissuto momenti positivi ma riteniamo che questo sia il momento giusto per cambiare".
Arriva Spalletti — Comincia quindi l'era Spalletti, che arriverà domani a Fiumicino alle 12.30 e alle 15.30 sarà in campo a Trigoria ad allenare. Decisivo è stato l’incontro a Miami con James Pallotta, proprietario del club. Contratto di 1 anno e mezzo per il tecnico toscano, che aveva già allenato i giallorossi dal 2005 al 2009. Finisce così, dopo due 2 anni e mezzo, l’avventura di Rudi Garcia sulla panchina giallorossa. Avventura compromessa da risultati sempre più deludenti col passare del tempo, culminati con la sola vittoria nelle ultime 1o parite di campionato, e da uno scollamento sempre più evidente con l’ambiente, inteso non soltanto come società. L’allenamento di oggi pomeriggio sarà diretto da Alberto De Rossi. L’incontro — Spalletti si è incontrato a pranzo con Pallotta, il suo braccio destro Alex Zecca e il direttore generale della Roma, Baldissoni. Tre ore di colloquio che sono servite a Pallotta a vincere le ultime perplessità di Spalletti, ammesso che ci fossero davvero. Perché il ritorno dell’allenatore sulla panchina che è già stata sua è innanzi tutto un affare di cuore: lo ha riconosciuto lui stesso, lasciandosi scappare una frase emblematica, prima ancora che l’accordo fosse trovato: “Se torno, è per finire il lavoro che avevo iniziato”. Un lavoro che lo aveva portato a due secondi posti in campionato e due quarti di finale di Champions.