Tribù Napoli
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Post n°2573 pubblicato il 18 Maggio 2015 da stanzaNapolieNapoli
Avevo festeggiato il Carpi e non posso non festeggiare il Frosinone! Per la prima volta in 87 anni di storia il club ciociaro giocherà in serie A. E' la seconda sorpresa di un campionato che aveva già salutato la prima promozione degli emiliani, proprio i due club citati da Lotito nella famosa telefonata registrata dal dg Iodice L'anatema lanciato da Lotito aveva la forma di un boomerang. Il Frosinone è in Serie A, raggiunge il Carpi che c'era arrivato già da tre settimane, e completa così la rivincita delle piccole che non dovevano neppure avvicinarsi al buffet delle grandi, almeno secondo quanto auspicava il presidente della Lazio nella telefonata registrata dal dg dell'Ischia Iodice. E, proprio come il Carpi, è una promozione storica, la prima volta della squadra ciociara in 87 anni di storia e di questa cittadina di 46mila abitanti: due anni fa era in C1, ha vinto due campionati di fila. Fino al 2006 non s'era mai affacciata in B, e Frosinone-Juventus sembrò allora un incrocio assurdo, qualcosa di irripetibile. Invece, preparatevi: l'anno prossimo si replica. Un'ascesa dovuta agli investimenti, importanti ma non folli, del patron Maurizio Stirpe (componenti in plastica), che è anche il presidente di Unindustria. Monte ingaggi da 4,5 milioni, 300mila euro spesi sul mercato estivo. La promozione il Frosinone l'ha costruita in casa, con 48 punti conquistati su 63 disponibili, in uno stadio troppo piccolo per la A, ma che è stato l'unica casa del club dal '28 a oggi. Prese il soprannome nel '71 da un cronista locale, Luciano Renna, a sottolinearne già allora le rughe e la vetustà, la squadra era in D e la A non era contemplata neppure fra i sogni proibiti. Nel fortino, il Frosinone ha perso una volta sola con la Ternana (unico stop negli ultimi due anni), ma c'era così tanta nebbia che se ne sono accorti in pochi. Anche il nocchiero è stato pasciuto in casa: Roberto Stellone, fino a ieri centravanti di razza, è uno degli emergenti italiani, fa questo mestiere da 4 anni e ha appena superato il supercorso di Coverciano. Con la Berretti del Frosinone ha vinto lo scudetto. Con la prima squadra, ha ottenuto due promozioni in tre anni, merito anche del feeling con il gruppo: dei senatori è stato compagno di spogliatoio, dei giovani il mentore nel vivaio. Gli avevano fissato un premio salvezza di 50mila euro con rinnovo automatico del contratto. Adesso, promette, sarà lui anche l'allenatore in Serie A. |
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