Tribù Napoli

CIAO STANZANAPOLIENAPOLI, COMPLIMENTI PER IL POST. UNA BUONA GIORNATA ED UN ABBRACCIO ALDO.

Buongiorno! Purtroppo di notizie tragiche leggiamo ogni giorno, gente , apparentemente tranquilla che, improvvisamente, impazzisce, uccide e poi dichiara di non ricordare. Follia pura o finzione? Certo è che poi le vittime , quasi mai, ricevono giustizia! Ed i parenti, desokati, piangono!

La cosa che mi sorprende e comunque la continuità degli eventi - Secondigliano Prima ed Afragola oggi. Concordo con te sulle pene. Troppo blande e corte per gente come questa.

Rimango basito... Possibile nessuno s'accorga che un individuo non ci sta pèiù con la capa?! Certo che litigare la gente impara in fretta, andar daccordo invece ehhhh

Già, nessuno si accorge? Possibile mai? Quando ha rinnovato il porto d'armi non hanno verificato? Eppure è così difficile in Italia avere il porto d'armi! Concordo sul litigare, soprattutto coi vicini .... sembra uno sfogatoio giornaliero!

Ma chiudere il portone quando te lo chiedono ripetutamente no eh????

Diamo per scontato che non sia mai lecito sparare neppure per farsi giustizia... Vorrei fare una distinzione tra chi parte da casa propria per andare a sparare sulla folla e chi spara a persone di cui conosce esattamente il volto. Nel testo qui sopra parrebbe che uno squilibrato abbia imbracciato il fucile per sparare a persone innocenti dopo un semplice diverbio per un portone non chiuso correttamente. Mi piacerebbe sapere se chi scrive sa con certezza che fosse la prima volta e se fosse quello l'unico motivo che ha scatenato la reazione dell'anziano. Non so dove viviate voi che scrivete e leggete, io posso parlare della mia esperienza. Penso che tutti mi possano dire una persona tranquilla che non farebbe del male a nessuno, non possiedo armi di alcun tipo, fatta eccezione per il coltello accanto al piatto vicino alle altre posate quando mangio. Eppure ho fantasticato anch'io di fare a brandelli quelli che mi abitavano sopra la testa, non avevo un attimo di riposo: la sarabanda iniziava alle quattro del mattino e finiva alle undici della sera, tacchi a spillo che correvano per le stanze, sedie senza i tappi trascinate con mal garbo, porte sbattute, riuscivano a fare baccano persino con le porte scorrevoli, antine degli armadi sbattute di scatto, voci talmente alte che avrei potuto ripetere i dialoghi, madre e figlia che conversavano da un terrazzino all'altro, nessun rispetto per la pausa pomeridiana nè per il sabato o la domenica, aspirapolvere passato alle sette del mattino di domenica e alle sei e mezza degli altri giorni... Ero arrivata sull'orlo dell'esaurimento, non riuscivo a riposare, sarei salita e avrei strozzato a mani nude il bambino nato da poco che strillava per farsi accudire e la madre che urlava, al padre che rideva come un idiota avrei rotto la faccia... Non riuscivo più a vivere. Ora che se ne sono andati sono tornata a vivere, la persona a cui hanno rivenduto l'appartamento è civile e per quanto io la senta, cerca di non disturbare oltre misura. Non mi sento di dire che l'uomo di cui si racconta nel post abbia senz'altro compiuto un gesto irrazionale, incomprensibile ed immotivato: nel caso le persone a cui ha sparato assomigliassero agli inquilini che mi abitavano sopra la testa lo comprenderei e mi dispiacerebbe per lui quasi di più che non per le persone ferite; per arrivare ad un gesto del genere bisogna stare davvero male, so cosa significa: l'ho provato personalmente anche se non ho sparato a nessuno.