Munnezza a Napoli

Provo vergona.Mi dimetto da cittadino di Napoli.


Dopo oltre un quarto di secolo durante il quale ho quotidianamente combattuto contro le inerzie istituzionali, segnalando problemi e soluzioni con particolare riferimento al quartiere nel quale sono nato ed abito da sempre, il Vomero, vedere oggi di nuovo montagne di rifiuti stazionare nelle piazze e nelle strade care alla mia infanzia, dove un tempo, rigogliosi, si estendevano orti e vigneti, al punto che l’area collinare della Città era nota nel mondo intero come “ quartiere dei broccoli ”, a fronte dell’indifferenza delle istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica, napoletano di nascita, che non raccoglie il “grido di dolore” dei “suoi” concittadini, con adeguate iniziative che pure la Costituzione nazionale affida alla sua carica, a fronte della mancanza quantomeno di sensibilità politica del presidente della Giunta regionale della Campania, dei presidenti delle cinque Province campane, dei Sindaci dei Comuni, a partire da quello di Napoli, ma anche dei rispettivi consigli regionali, provinciali e comunali, che, a seguito alla lesione gravissima dell’immagine di un’intera regione con filmati e fotografie di cumuli di montagne di rifiuti  che hanno fatto in questi giorni il giro del mondo, guardando ai dati oramai di pubblico dominio che testimoniano la drammatica realtà dei seri ed irreversibili danni arrecati sia all’ambiente che alla salute dei cittadini, mi dimetto da cittadino campano e quindi anche da italiano. Con amarezza e profonda delusione da questo momento mi ritengo un apolide, seppure solo moralmente dal momento che per legge resto sottoposto a tutti i doveri che le norme impongono, seppure senza diritti, a partire da quelli primari della salute e della libertà, visto che sono costretto a chiudermi in casa, per non respirare gli olezzi provenienti dai cumuli di spazzatura e i pestilenziali veleni della diossina. Confesso: provo vergogna di essere napoletano e chiedo asilo politico a tutti i paesi del mondo che, non da oggi, hanno risolto il problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani, auspicando l’intervento dell’unica entità nella quale continuo a credere, quella divina, perché renda giustizia e restituisca dignità e fiducia ai tanti onesti ed operosi napoletani e campani, sparsi sull’intero orbe terracqueo, che in questi anni hanno dovuto subire le nefaste ripercussioni di un’incapacità politica ed amministrativa oramai sotto gli occhi del mondo intero. Gennaro Capodanno, ex napoletano del quartiere Vomero