Il Pasquino

Il futuro rottama Renzi


Decine di migliaia di studenti e di precari della scuola hanno invaso Napoli, centinaia di migliaia 60 città italiane, per difendere quel futuro che il signor Renzi, ed il suo governo di non eletti, ha deciso di cancellare, rendendo la scuola pubblica, fatiscente e cadente, un apprendistato per schiavi, un “corso di formazione” a quel jobs act che toglie diritti e salario, tutele costituzionali e libertà. Se un merito si voleva per forza trovare all’uomo voluto da Napolitano, ed ancora oggi difeso dallo stesso, è quello di aver spinto finalmente la gente onesta a riprendersi il paese, pacificamente, a manifestare la rabbia per decisioni che vanno in un solo verso, ulteriori cancellazioni di diritti e libertà, e che, ancora oggi, non affrontano i nodi del problema Italia che risiedono, tutti, nella corruzione della classe dirigente, nei bancarottieri, come il padre di Renzi, nella distruzione sistematica di istruzione e sanità, in quella montagna di provvedimenti che mira a distribuire povertà e necessità, per meglio ricattare, per meglio arricchirsi. “Se ci rubano il futuro occuperemo le città” gridano saltando i nostri figli, lasciati senza lavoro e con la prospettiva, secondo una riforma stile Renzi, non ancora definita, di dovere lavorare gratis, negli ultimi anni di liceo, per le aziende, per quell’inserimento che poi diverrà  un apprendistato mascherato, passibile di licenziamento ad ogni rivendicazione di un diritto. Eppure, dice qualcuno, la moglie di Renzi, guarda caso, lavora proprio nelle scuole, come può accettare questa riforma che cancella, alla base, il vero senso dell’istruzione ? Ma chi vuol “cambiare verso” all’Italia, continuando a rimanere impuniti i corrotti e garantiti i mafiosi nelle istituzioni, risponde, proprio in contemporanea alla marea che ha invaso l’Italia, con un ulteriore taglio di 800 milioni di euro sull’istruzione pubblica… “Il nostro percorso non si ferma oggi”, gridano i ragazzi, “occuperemo le scuole, chiederemo ai nostri genitori di scendere in piazza con noi, manifesteremo con gli insegnanti, con i precari, con i lavoratori, il futuro è nostro, chi ce lo vuol rubare è pregato di togliere il disturbo !”