Il Pasquino

Abbiamo perso la fratellanza


Lo scriveva e lo recitava Edoardo nel suo “voci di dentro”:  “Io mi vergogno di appartenere al genere umano”.  Una commedia che precorreva i tempi, che denunciava, già allora, quel degrado che ormai sembra assorbirci , travolgerci, nella sua trasformazione in quell’ “umano” condivisibile, accettabile, addirittura comprensibile. Nel degrado di Stati avvelenatori ed assassini, di Presidenti corresponsabili della morte di bambini innocenti, della disperazione di intere comunità, di torture indicibili, della negazione legalizzata dei diritti dei più deboli, la gente…molta gente…risponde adeguandosi, modificando il proprio essere, facendo prevalere il proprio interesse ed il proprio egoismo su tutto quanto li circonda: dall’adulto che vuol salvare la sua pelle e che picchia il bambino per prendere il suo posto sui mezzi di soccorso, dall’ armatore che mette in mare una nave fatiscente, e senza alcun sistema di sicurezza, ad un capitano che ne tace la pericolosità e la fa riempire sino all’orlo, ad un premier che nulla ha capito e che esalta il ruolo dell’Italia sottacendone le responsabilità sull’ennesima tragedia. Quella coscienza, che dovrebbe consumare chi non rispetta la vita altrui, piegata, serva, cancellata sotto il peso di disvalori divenuti il motivo trainante di una società che ha perso il senso stesso della sua appartenenza, della sua “fratellanza”, del suo motivo di esistere. La morte che taglia le vite dei giovani campani, tarantini, abruzzesi, calabresi, per l’arricchimento degli eroi industriali renziani e di quella camorra, o mafia, indegno e stupido cancro di un mondo scemo, considerata solo e soltanto “accadimento” inseribile nel “necessario progresso” delle nazioni, delle “grandi economie”, di quei miliardi che vìolano cuori e lacrime. Un clochard che muore di freddo, un immigrato che muore affogato, un bambino ucciso dal cancro di una terra avvelenata, una donna stuprata, un omosessuale picchiato, una terra violata che frana, una nave che affonda con il suo carico umano…fatti di cronaca, letti, commentati, senza che nulla ci spinga a fare un qualcosa, a cambiare il verso, a dare veramente la svolta al nostro vivere, a questo paese preso in giro da un demente senza scrupoli e da un vecchio fascista, che ci dia la spinta per far si che il mondo che verrà sia migliore, per noi e per quei figli che abbiamo messo al mondo, con tanti sacrifici…perché noi volevamo un mondo migliore…altrimenti perché li avremmo fatti !