Il Pasquino

Se lo avesse fatto Silvio


E’ triste constatare come sia facilmente indirizzabile la nostra opinione, come sia particolarmente semplice modificare, da un giorno all’altro, quei punti fermi, intoccabili, costituzionali, democratici, che avevano portato migliaia di persone in piazza, viola e non, se non ora quando e se non ora e basta. Si può cambiare un opinione, anzi è necessario chiedersi, ogni giorno, se sia lecito rimanere fermi sulla propria, ma non è comprensibile modificare del tutto il proprio pensiero, dalla A alla Zeta, senza alcun passaggio, senza nessun ragionamento che ne accompagni la migrazione, perché siamo proprio difronte ad una vera e propria mutazione genetica, ad un vero e proprio collasso ideale e programmatico, ad una negazione delle negazioni. Quelle bandiere ieri sventolanti in nome della difesa dei diritti e della Costituzione ora garriscono nel segno di una “svolta buona” che cancella i diritti dei più deboli, penalizza la scuola pubblica, cancella, passo dopo passo, la sanità, impone, con una maggioranza che non ha nessun riscontro nel paese, vere e proprie ingiurie alla democrazia ed al ruolo delle istituzioni. Una rivoluzione, così chiamata dal neo premier e dai suoi plaudenti e mangianti adepti, che puzza di restaurazione, restaurazione di un sistema di sopruso, di inganno, di privazione, con il necessario condimento di arroganza ed ignoranza. Dall’ultimo iscritto al Pd al Presidente Mattarella nessuno sembra ricordare lo sdegno che accompagnò i tentativi di Silvio di modificare parti della Costituzione a botta di maggioranze. “Oggi, voi del Governo e della maggioranza state facendo la «vostra» Costituzione. L’avete preparata e la volete approvare voi, da soli, pensando soltanto alle vostre esigenze, alle vostre opinioni e ai rapporti interni alla vostra maggioranza…”, così nel 2005 Mattarella contestava il governo Berlusconi, dieci anni dopo firma, da Presidente, senza batter ciglio, un egual sopruso. Se lo avesse fatto Silvio ora sareste in piazza ad urlare a squarciagola, a sventolare quella carta costituzionale che state mortificando con il vostro silenzio ed il vostro appoggio incondizionato a chi la calpesta. Se lo avesse fatto Silvio, ma lo state facendo voi…e non provate neanche vergogna.