Il Pasquino

Tempi inversi


Lavorare gratis fa bene, ci racconta Jovanotti dall’alto dei suoi quasi 50 anni di far niente, e per dire questa castroneria sceglie l’ Università di Firenze e la Federico II di Napoli che si riempiono di giovani entusiasti, in vista del suo tour annunciato per il mese di Luglio. Nessuna contestazione, anzi tanti sorrisi e tanti applausi da parte di una generazione che sembra aver scelto la sconfitta come obiettivo, la mancanza di dignità, la resa di ogni diritto e di ogni pensiero come lascito per i posteri. Tempi inversi, al contrario, dove i diritti vengono ritenuti privilegi ed i privilegi diritti, dove un tweet conta più di un pensiero, di un libro, e un sms più di un abbraccio e di un bacio. 7 milioni sono le persone, nel nostro paese, che hanno abbandonato ogni speranza di trovare una qualsiasi occupazione e questo, invece di creare un forte movimento di rivendicazione di un diritto costituzionale, spinge i giovani alla guerra tra di loro, a chi si vende peggio, a chi accetta condizioni sempre più gravose, per la sua vita, la sua dignità, la sua immaginazione, il futuro suo e di quei figli, che non si sa come possano nascere in un mondo così di merda. La generazione di facebook, di whatsapp, di contenuti e cultura estratti, a tratti, dal web, di quel cellulare o palmare o come cavolo si chiama, incollato al viso anche quando si è in compagnia, anche quando si esce con l’ amico o la ragazza, anche quando ti parlano e non capisci nulla di quanto ti è stato detto, si lascia trascinare nel baratro del nulla che il potere gli porge a costi bassi...ed a sacrifici di vita alti. Le espressioni del viso sostituite dalle “faccine” o dai disegnetti tutti uguali, in quell’appiattimento ed omologazione del pensiero che fa del migrante un gerundio, di Salvini un leader, di Renzi un premier, dei selfie il programma politico della nazione, divengono la “cultura” dominante, il sentire comune, condito dall’odio verso quel “diverso” indicatoci come nemico. Si lasciano i colleghi di lavoro, nei cantieri edili, morire ai bordi della strada, senza intervenire, a sentirsi male, per un lavoro massacrante, da soli, senza che nessuno chiami neanche l’ambulanza…prevale quel “senso del dovere” che vede il proprio lavoro al di sopra dei propri doveri di uomo e di donna, di essere umano, di persona pensante…gli animali non fanno così !!! Siamo nei tempi inversi, nei tempi al contrario, di quel degrado morale e culturale che porterà, le prossime generazioni, a schifare chi ha svenduto conquiste e diritti per un tozzo di pane, per un iPhone, per un tatuaggio, per quel nulla di cui il potere si ciba…e di cui la gente…noi tutti, moriamo.