Il Pasquino

Delitto d’accoglienza


Chi accoglierà gli immigrati, nella regione Lombardia, vedrà i fondi regionali tagliati dal presidente Maroni. A cavallo del peggio del nostro paese, di quel popolo bue incapace di vedere oltre il suo naso, ignorante ed ignaro di quanto accade, alla ricerca perenne di un nemico da accusare, figlio della propria disonestà culturale e dell’ ignoranza diffusa ed ormai endemica, l’anatema contro i migranti viene dal nord in mano alla Lega ed al Tosi di turno. Parlare di numeri, a fronte di un’emergenza umanitaria, è squallido come contestarli, ma anche quelli parlano chiaro e descrivono percentuali risibili, vicino al 6% su tutto il territorio nazionale (Germania 8,8%), con un Sud accogliente ed un settentrione sempre più chiuso in una visione che non tiene conto né di quanto emerge dalle ultime indagini su mafia capitale, né della storia e della cultura del nostro paese. Una linea gotica, come quella che cercò di formare Hitler contro l’avanzata degli alleati, vuole oggi essere eretta da Lega e Forza Italia contro chi fugge da guerre e fame, considerati responsabili non si sa bene di cosa, non certo dei lauti guadagni di PD e Pdl sui “centri accoglienza”, meno che meno della mancata diminuzione di quella delinquenza, che vede i nostri connazionali primeggiare in un rapporto di 3 a 1, ed ancora a minor ragione sui non eccellenti traguardi raggiunti da quegli indicatori economici, come crescita Pil e tasse, che, invece, li vedono partecipi, rispettivamente, per il 5,6% e per circa 7 miliardi di euro versati, in tasse, nelle casse del nostro Stato. La politicuccia del nostro stivale si divide tra chi vuol continuare a pappare sulla disperazione, senza approntare un minimo provvedimento legislativo che regolarizzi il flusso ed il corrispettivo compenso per chi accoglie i migranti, e parliamo di PD e Pdl, e chi cavalca l’ignoranza becera e razzista di quella parte del popolo vessata ed impoverita dai privilegi della casta e dai diktat dell’Europa delle banche, che racconta di voler fermare uno tsunami con i presidi sotto le prefetture e con minacce e ricatti. Ci si inventa, addirittura, come in epoca nazista e fascista, il delitto di accoglienza, la “colpa” di voler dare una mano a chi sta peggio di noi, e lo si dice e lo si urla in un paese che, da sempre, rivendica la sua cristianità, dimenticandone, per intero, finanche il senso.