Il Pasquino

Scandalo italiano


E’ un susseguirsi di “non sapevo”, “non capivo”, “non vedevo”, “non conoscevo”, il coro dei moralisti dell’italica penisola. Potremmo chiamarlo il funerale dello scandalo quello che ha portato alla luce, senza ombra di dubbio, l’incapacità dell’ intero Stato, rappresentato da politica e forze dell’ordine, ad impedire lo show della mafia in quel di Roma, con tanto di telecamere, elicotteri grondanti petali di rose, blocchi stradali attuati dai vigili urbani e quella parrocchia, che negò le esequie a Piergiorgio Welby, accogliente ed aperta. Un estrema esposizione mediatica, quasi a significare l’estraneità del paese a queste manifestazioni ed a questa gente, distinguo e prese di distanza che, nei fatti, non ripercorrono, neanche di striscio, quella realtà sotto gli occhi di tutti, ma forse meno “pubblicizzata” perché più scomoda. Non parlo di certo della tavolata con Buzzi ed il figlio di Casamonica a cui parteciparono, contenti, ma sempre ignari, Poletti ed Alemanno, parlo, ad esempio, del silenzio dello Stato sulla Terra dei fuochi, al segreto imposto ai verbali sulle rivelazioni di Schiavone, poi morto in circostanze più che sospette, alle indagini molto superficiali sull’incidente, che ne causò la morte,  del pm Federico Bisceglia,  appena pochi giorni dopo…quasi a mettere una pietra definitiva su quella commistione tra interessi privati, istituzionali e malavitosi nello scempio e nella distruzione di una parte del paese. Che la politica italiana, in ogni suo grado, sia completamente collusa con la malavita è ormai non solo acclarato dalle centinaia di arresti che interessano ogni partito, di commissariamenti per infiltrazioni mafiose di vari consigli comunali, ma dalle stesse leggi che impediscono, agli inquirenti, indagini accurate, da un parlamento che protegge gli inquisiti della casta, dai continui tentativi di limitare le intercettazioni e di rendere l’accesso alle commesse pubbliche scevro da ogni controllo. Non mi scandalizza che la mafia faccia il suo show in un paese che ne permette non certo la sola  sopravvivenza, ma con la quale si accorda per la cogestione della cosa pubblica…mi scandalizza vedere tanto chiasso attorno a questa stupidata e Napolitano ancora senatore a vita e non sotto processo per il silenzio che ha imposto sulla strage di migliaia di persone. L’ipocrisia è divenuta la colonna sonora dei nostri mezzi d’informazione, di una classe politica corrotta e collusa…una colonna sonora che ancora attrae quelli che ancora non riescono a vedere oltre il loro naso, mentre si bagnano in mari inquinati e bevono acqua avvelenata, respirano aria mortale e mangiano prodotti appestati da quegli interessi trainati dai cavalli del feretro del nostro paese, sorvolati dagli elicotteri dell’arroganza e della bugia, dai quali vengono lanciati i petali degli annunci e dell’ottimismo.