Il Pasquino

Insalubre democrazia


Leggo, con notevole divertimento, i commenti ai miei articoli sullo stato delle cose in Italia. Vengono da “illustri” dottori in economia e commercio, persone che hanno “studiato” e quindi, di conseguenza, sanno ed accettano, anzi, forse, addirittura sognano, un paese dove il 41,7% delle persone rinuncia alle cure mediche per mancanza di soldi, dove un quasi uguale 42% di pensionati non arriva a 1000 euro al mese, dove la disoccupazione continua a galoppare oltre il 12%, colpendo l’oltre 40% dei giovani, e dove la ricchezza continua ad accumularsi in mani non sempre pulite, anzi, perlopiù, sporche di furto e di corruzione. Le leggi degli studi, alle quali hanno venduto il cervello, vivono di numeri e concetti estranei totalmente alla democrazia ed ai diritti delle persone; conti, somme e sottrazioni, espressioni algebriche e diagrammi cartesiani che escludono vite, cancellano leggi, sopprimono libertà, avvelenano l’aria, inquinano la terra, uccidono il futuro. Siamo difronte ad una massa di “sfigati”, come dice il mio carissimo amico blogger Roberto Aldo Mangiaterra (scusate l’annotazione personale), che credono che una sola branca della conoscenza umana possa fare a meno di tutte le altre, anzi possa addirittura modificarne il senso e l’obiettivo, rendendole schiave della parola d’ordine “profitto”. Ci fanno morire di fame, ci negano l’accesso alla sanità, ci massacrano la nostra vecchiaia ed umiliano i nostri figli perché il Pil deve salire, il debito pubblico scendere, il lavoro ripartire…e di quella nostra Costituzione, della quale i nostri morti e le nostre coscienze prima o poi ci chiederanno conto,  non rimane più nulla nel concreto, neanche la possibilità di sceglierci i nostri rappresentanti.