Il Pasquino

Tre milioni di famiglie in difficoltà


Chissà come ci spiegheranno questo dato gli ottimisti renziani della prima e dell’ultima ora ? L’Istat, ogni tanto, sforna qualche dato che smentisce, nei fatti, il trionfalismo della compagine governativa, dati, peraltro, che parlano di quelle emergenze non solo mai risolte, ma nemmeno affrontate di striscio, a cominciare da quella povertà che colpisce, nel nostro paese, 1milione e 450mila bambini . In poche parole quei decimi percentuali, sui quali Renzi ed i suoi costruiscono “ponti”, surreali e materiali, di enormi fesserie, sembrano non riguardare affatto quella larga parte della popolazione che continua a vivere nelle difficoltà più assolute, privandosi delle cure mediche, spesso di un piatto a tavola, indebitandosi per pagare mutui, bollette, balzelli e cartelle di Equitalia o rinunciandovi del tutto. E mentre Messina ha dovuto attendere 15 giorni prima che il governo si accorgesse che una montagna franava sull’acquedotto e la Campania attende le bonifiche promesse delle terre avvelenate, di cui Napolitano sembra a conoscenza da circa 20 anni, bonifiche che ancora prima di iniziare vedono un decurtamento di 150 milioni sul totale promesso (450 milioni), inoltre “spalmato” in tre anni (e la gente continua a morire di cancro, come denuncia don Patriciello)...il nostro premier, mai eletto da nessuno, vuol fare il ponte sullo stretto di Messina e trivellare i nostri mari alla ricerca del petrolio. Certo il Pil cresce, quel Pil dove sono inserite, meglio ricordarlo, attività illegali come la prostituzione, lo spaccio di droga ed il contrabbando, ma lo stato materiale di un paese, ed il livello morale della sua classe dirigente politica, dovrebbe essere misurato sull’effettivo e reale miglioramento dello stesso nella sua interezza, con interventi che risolvano quelle emergenze umanitarie e territoriali che i nostri governi si tramandano di legislatura in legislatura.