Il Pasquino

Amara anzianità


Gioventù senza lavoro ed anziani derubati della loro pensione, costretti a vivere con meno di mille euro al mese nell’ Italia dei Napolitano e delle Fornero, autori del massacro dei diritti e percettori di pensioni da favola. Si parla di disuguaglianze e non di vere e proprie ingiustizie, di una spesa pensionistica che sale anche a fronte di un numero di pensionati che cala, si tace, e molto, su quelli che percepiscono pensioni baby, dopo aver lavorato solo pochi anni, si tace su quelli che percepiscono più pensioni e si tace, soprattutto, sul fardello che pesa sull’ Inps nazionale, le casse integrazioni varie che industrialotti evasori fiscali caricano sull’ intero paese. La “svolta buona” non ha previsto, guarda caso, né l’adeguamento delle pensioni minime né il miglioramento di quei servizi sanitari ai quali, proprio gli anziani, sono spesso costretti a rivolgersi…tutt’altro. L’intera politica del sorridente fiorentino va nella direzione dell’affossamento definitivo di tutto il welfare, a partire dalla negazione dei diritti dei più deboli, per una prospettiva di privatizzazione di ogni servizio pubblico, come ha ben denunciato padre Alex Zanotelli, obiettivo di quelle “forze”, non certo sociali e meno che meno parlamentari, che spingono in questo senso. Vive un’amara vecchiaia chi ha lavorato per decenni e vede il suo presente cancellato dal dovuto adeguamento del suo misero assegno (40,3% percepisce meno di mille euro al mese),  vive indegnamente chi percepisce vitalizi indecenti e varie pensioni pubbliche per incarichi mal ricoperti, in quella disuguaglianza che puzza lontano un miglio di esproprio, di furto, di quella classe dirigente che continua a mangiarsi il paese, con il suo presente ed il suo futuro.