Il Pasquino

La danza della vigilanza


Dopo trentadue votazioni ed altrettante figure di m…, a dirla alla Renzi, il “palazzo” è riuscito a mandare tre tizi a coprire le poltrone vacanti della Corte Costituzionale. Che non si sia trattato di un “servizio” ai cittadini ed allo Stato lo si capisce proprio dal balletto interminabile che ha preceduto e poi seguito l’intero iter di un compito che, invece, dovrebbe essere svolto al di fuori ed al di sopra di qualsiasi interesse particolare e politico, visto che si vanno ad eleggere figure che dovranno “vigilare” anche sulla Costituzionalità, o meno, di leggi e decreti che il parlamento vara. Ma che nel nostro paese, quelli seduti a decine di migliaia di euro al mese sugli scranni di Montecitorio, facciano il loro dovere istituzionale a prescindere dagli “equilibri” e dai giochi di potere,  che si fanno alle spalle, e sulle spalle, dei cittadini è come credere che la Boschi non sia in conflitto di interesse nella vicenda Banca di Etruria e che Renzi non lo sappia. Del resto ormai il popolo dello stivale, pieno di fango materiale e morale, è ormai assuefatto ad ogni tipo di sopruso ed ad ogni figura di m…, sempre per dirla alla Renzi, e sa già con certezza che quegli organi, chiamati di vigilanza, vigilano più che altro sui cavoli propri, non certo sull’applicazione di regole che valgono ormai esclusivamente per chi non pappa sui vari carri delle cospicue e mai sazie lobbie italiane. Appena in questi giorni abbiamo “scoperto”, per modo di dire, che la Consob e la Banca d’Italia sapevano perfettamente dei problemi delle quattro banche, i cui dirigenti sono stati salvati dal decreto del governo, e che non si sono neanche immaginate di vietare che titoli, senza alcuna speranza di essere “monetizzati”, venissero distribuiti a quelli che, sempre secondo questo premier messo in tal carica proprio da chi, come Presidente della Repubblica, avrebbe dovuto difendere e “vigilare” sul valore costituzionale della “sovranità popolare”, volevano “speculare” dagli ospizi o dalle case di cura dove risiedevano e risiedono.   Per governare “serenamente” in tal maniera è necessario, quindi, che gli “organi di vigilanza” facciano in modo che ogni referendum popolare sia sistematicamente preso in giro dalle successive votazioni dei papponi parlamentari, cha la Costituzione sia rispettata quando si tratta di difendere vitalizi e stipendi da nababbi, e sia dimenticata quando vengono cancellati i diritti dei pensionati e degli ammalati e che i “controlli” vengano effettuati solo a pranzo finito e a tavola sparecchiata. Per questo non preoccupiamoci più di tanto, la “danza” della vigilanza, che ha tenuto con il fiato sospeso non certo i disoccupati, neanche i pensionati e men che meno i licenziati ed i truffati dalle banche, non è altro che un modo per continuare a riempire la loro panza.