Il Pasquino

Ad uccidere i Campani non è lo stile di vita, ma la Terra dei Fuochi


Ci saremmo aspettati, noi cittadini della Regione Campania, che oggi stesso il ministro Lorenzin si fosse dimessa, dopo quanto pubblicato dall’ Istituto Superiore della Sanità sulle conseguenze per la salute dovute alla Terra dei Fuochi. Ci saremmo aspettati anche che il signor Napolitano, assieme a tutti quelli che facevano parte della Commissione parlamentare d’ inchiesta sul ciclo dei rifiuti, Massimo Scalia, ora docente presso La Sapienza di Roma, tal Roberto Napoli, ora scomparso dalla circolazione ed allora senatore della repubblica,  e Giuseppe Specchia, anch’egli allora senatore, a conoscenza della gravità della situazione e responsabili della secretazione delle dichiarazioni di Schiavone, venissero additati da tutti i quotidiani locali e nazionali come corresponsabili di un vero e proprio massacro ed indagati dalla magistratura sul motivo che portò questi signori a tacere e su quanto questo silenzio ora pesa sulle vite di migliaia di persone, a cominciare dai bambini. Si muore di cancro, di ogni tipo di tumore. Bambini dai 0 ai 14 anni, donne e uomini devastati da malattie letali, con percentuali di sopravvivenza molto inferiori alla media. Lo stesso Istituto invita le autorità, sinora spettatrici del massacro, a cominciare a fare un qualcosa. E’ d’obbligo ricordarci che il ministro Lorenzin sorvolò sul problema relegandolo ad una semplice concausa di “uno stile di vita” sbagliato, come è necessario ricordarci, sempre e comunque, che chi sapeva ha taciuto, ha permesso che lì si coltivasse, si costruissero case e scuole…e che la gente morisse. Queste persone non sono degne di rappresentare il popolo italiano, meno che meno di insegnare, né di fare alcun mestiere. Se non facessero o avessero fatto parte delle istituzioni ora forse sarebbero già accusate di complicità con chi ha lucrato sulla pelle della gente…ed invece ci tocca di pagargli anche lo stipendio ed il vitalizio. Se non riusciamo ad indignarci neanche per questo, se lo strazio e le lacrime che questo silenzio ha provocato non divengono patrimonio morale dell’ intero paese, non costringono Istituzioni e magistratura a fare chiarezza e piazza pulita di chi ha tradito mandato e diritti inviolabili e costituzionali, queste morti peseranno anche sulle nostre inutili coscienze.