Il Pasquino

La nostra storia va rispettata


Il passato è l’identità di un popolo, la sua cultura, il suo pensiero ed anche il suo futuro. Decine di associazioni culturali e sindacali, nate per difendere e valorizzare territorio ed arte di quella regione abbandonata al suo destino da Istituzioni sorde e poco competenti, manifestano assieme il proprio dissenso su come è lasciato al suo destino il terzo anfiteatro del mondo, l’ Anfiteatro Flavio, di Pozzuoli.https://www.youtube.com/watch?v=ARaY4GuJ8Xs Una passeggiata all’interno di un passato che raccoglie pezzi importanti di una storia millenaria, accompagnato da momenti di poesia e di musica, di racconto e di storia; sprazzi di quel bagaglio inestimabile di valori che da quelle “pietre” hanno preso vita sopravvivendo nei volti e nelle parole di un presente che si fa testimone e portavoce di un percorso iniziato millenni fa.https://www.youtube.com/watch?v=CIWoNT5LDJs L’ ingresso dell’ Anfiteatro è lastricato di reperti, abbandonati al suolo; parti intere sono chiuse al pubblico; quando piove i sotterranei, unici al mondo ancora in uno stato di conservazione quasi perfetto, vengono anch’essi vietati ai turisti, impedendo di cogliere così la grandiosità dell’opera e ritrovarne le sue parti di storia più significative.https://www.youtube.com/watch?v=20HUyklY8uo L’ennesimo tesoro campano lasciato nelle mani di chi non sa gestire, o gestisce con superficialità, quel patrimonio culturale che dovrebbe essere alla base di un rilancio economico e morale di quel Sud di cui tanto si parla, per mai far nulla. Un calcio ad una ricchezza che non ha paragoni al mondo ed un offesa a chi in quelle strade è cresciuto ed ha vissuto, arricchendosi di quel passato radice del proprio essere. Rinascita Dei Campi Flegrei , Acli Dicearchia, L'Osservatorio per la Tutela dell'Ambiente e della Salute, Artemide cultura Arte, Eco Della Fascia Costiera, AMD Pozzuoli, Legambiente quarto, Il Diario del Viaggiatore, ed altre Associazioni e rappresentanze sindacali, insieme a centinaia di persone presenti, chiedono il diritto di riavere quanto gli appartiene, il rispetto della propria storia e della propria cultura, di riappropriarsi di quanto è del popolo e nato dal suo passato…le chiacchiere di una politica sorda ed assente durano il tempo di un assessorato, la storia senza tempo e non può attendere.