Il Pasquino

Nel posto che non c’è


Nel posto di lavoro che non c’è per 100mila persone ci sono 60mila aziende fantasma che rubano allo Stato, cioè a noi cittadini, gli incentivi del fantastico mondo del “jobs act”. Lo scopre l’ Inps, Poletti no, manco Cantone e nemmeno Renzi, tutti troppo impegnati a decantare le lodi di tutto quello che non c’è e si basa solo su dati “statistici” che, con la realtà, fanno a cazzotti. Già perché quella realtà, che viene taciuta, parla di licenziamenti di massa un po’ dovunque, parla di 100mila posti fasulli per una spesa dello Stato, non controllata, che si aggira sui 100milioni di euro (quella sinora erogata a fronte dei 600milioni in toto), che si conta di recuperare come si è fatto con i furti delle banche e dei banchieri, parla di un numero spropositato di voucher (solo l’inps di Brescia ne ha contati 3milioni e 200mila nel 2015), modo come un altro per regolarizzare lo sfruttamento e la precarietà, secondo la “svolta” di Renzi e del suo compare delle cooperative, tal Poletti, che andava a pranzo e cena con Buzzi, quello di mafia capitale. La realtà dice che questo aumento dell’occupazione, di cui tanto si vanta questo governo incostituzionale di non eletti, si basa su dati gonfiati, fasulli, che tengono dentro posti di lavoro che non esistono, aziende inventate, precarietà e sfruttamento, il menù di un governo di estrema destra, che fa invidia a Casapound e che fa pappa e ciccia con Verdini. Ma diciamoci la verità, a questi signori cosa importa della realtà? La realtà è quella cosa che colpisce i pensionati che non possono più curarsi, i disoccupati che non trovano neanche il lavoro che non c’è, i disabili che vedono tagliato ogni dovuto supporto…la realtà è quella corruzione, di cui Cantone parla…parla…parla…e basta, è il clientelismo e la raccomandazione, che ha reso la nostra sanità il regno degli incapaci; la realtà è l’ennesimo suicidio di un trentenne che perde il lavoro, lo sfruttamento, il razzismo; la realtà si chiama vitalizio, si chiama lobbie; la realtà ha bisogno di parole vere, supportate da risultati veri…non di statistiche e meno che meno di slides, cinguettii ed annunci.