Il Pasquino

Io broglio, tu brogli, egli camorra


Si respira un’aria inquinata di camorra nella nostra città, soprattutto oggi, il giorno delle elezioni, quelle democratiche, di quella Repubblica tanto festeggiata appena tre giorni fa, ma dimenticata nei quartieri e nei rioni abbandonati dallo Stato e dalla giustizia. Pensare che la camorra non cerchi di condizionare il voto di interi quartieri di Napoli non è solo da stupidi è da affiliati. Quanto accade nelle strade del capoluogo partenopeo è materia di cronaca nera quotidiana, dimostrazione di un “controllo” dei quartieri che vede lo Stato come semplice spettatore, spesso anche pagante, in molti casi connivente nelle figure di chi, senza alcun filtro fatto dai partiti, poi siede nelle nostre istituzioni a difendere gli interessi di chi uccide, spaccia, inquina. Il voto amministrativo serve ai clan per entrare nella gestione delle commesse, dei lavori pubblici, nella distribuzione dei posti di lavoro, per confermare il suo potere, allargarlo, renderlo addirittura “politicamente corretto”, per quanto rimane di corretto politicamente nel nostro paese. Uno Stato serio, con le cosiddette palle, conscio del pericolo e impegnato seriamente in una lotta a tutto campo contro un cancro che sporca l’intero paese, non darebbe alcuna possibilità a questa melma, controllerebbe ogni seggio, impedirebbe ogni candidatura anche solo sospetta…nel nome dei valori della nostra Costituzione…e non di quel garantismo di facciata che ha permesso, da decenni, di sporcare, rubare, inquinare ogni cosa, a cominciare dal senso stesso delle parole “Repubblica” e “democrazia”. Arrivano al nostro blog segnalazioni di intimidazioni nei seggi dove era certo che la camorra avrebbe fatto sentire il suo peso, posti ben conosciuti e dove lo Stato, anche oggi, ha preferito non esserci o stare solo a guardare. Tutto questo permetterà a gente controllata dai clan di sedersi nelle nostre istituzioni, di gestire fette di potere, di continuare ad ammalare la nostra città, i nostri quartieri, il futuro dei nostri figli, le speranze di questo paese. Di questo schifo non è responsabile chi è costretto, semplice capro espiatorio di uno Stato connivente ed incapace, i colpevoli vanno ricercati in quei partiti che permettono che al loro interno vivano e prolifichino persone di questo stampo, persone che ai valori costituzionali e democratici preferiscono quelli degli euro, della raccomandazione per i loro figli, della salvaguardia esclusivamente dell’erba del loro giardino, sempre meno verde perché inquinata dai loro stessi rigetti. Napoli farà vincere chi si merita di vincere, ma sarà costretta, ancora una volta, come sempre, a fare i conti con il fango e la puzza di chi straparla di democrazia e presenta camorra.