Traumatofilia

III


  Abbozzami in chiarocorrobora solo lo sfondolasciami vessare me stessaquando non sono sola.Tu, intendi tutte queste cose,le linee che si spezzano in due,i virgulti di quel nero candido,le albe crucciate,lo sai,quando mi posiziono e giaccio sul tuo toraceogni squadrismo cessa, e gli effetti dal petto in poisono solo positivi e mi liquefo in una sera sola.Sono frazioni minime di tempobrandelli di storie e alvei dilaniaticon te a fare da lesione per i miei polpastrelliTi tallono e mi ustiono, sogghignando.Saggi tutto e ancora hai intenzione di sospingermiproprio quando sono in silenzio fai spallucce con le sopracciglia e muovi gli occhicon stupore inedito.Riesci sempre a procacciarmi un contattoun odore tramite mandrie di sogni inadatti,ora che stiamo incalzando per il nuovosei propinquoe immerso nei riverberi mi cingi baciandomi le scapole fievoli,in una lingua dissimile sei fuoco e seme.