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Insegnami a essere figlia: Un tocco di colore.


Insegnami a essere figlia: Un tocco di colore.Post n°557 pubblicato il 10 Marzo 2013 da lascrivana Arrivata a casa di Simona le raccontai subito dello strano incontro avuto con Davide.-Quel verme ha osato rivolgerti pure la parola! E tu cosa gli hai risposto?--Ma niente Simona! Sono stata molto evasiva in merito... e anche piuttosto scorbutica --Oh Danila, immagino che lui volesse solo prendersi gioco di te... Magari ha pensato anche che ci stai! Poiché sei amica di una che guarda quelle cose sconce. Oh se avessi tra le mani Marisa; la strozzerei quella str...--Ssh.. non dire queste cose davanti a Michele! Altrimenti lui le ripete e mamma rimprovera me--hai ragione scusami... ma e che al solo pensarci mi viene una rabbia... grrr-- A maggior ragione dobbiamo inventarci qualcosa per vendicarci! Così imparano a giudicare senza conoscere --E come Danila... come?-Il trillo insistente del campanello interruppe la nostra conversazione:-Chi sarà mai a quest'ora? Io non aspettavo nessuno a parte te--Forse è Davide: giacché mi stava seguendo--Oh bene! se è lui non apro. Mio padre mi ammazza se viene a sapere che entrato qualche maschio in casa in assenza dei miei fratelli. Senti mi è venuta un'idea... esci tu; che a distrarre Michelino ci penso io--Noo... io mi vergogno!--E come facciamo a vendicarci se t'intimidisci, vieni con me che ti acconcio per bene, così gli facciamo perdere la testa a quell'imbecille--Ma che vuoi fare?-Simona mi zittì puntandomi un dito sulle labbra e m'invitò a seguirla nella sua cameretta; una volta dentro, tirò fuori dal cassettino della toletta di noce chiara con la specchiera dalla cornice dorata, un cofanetto con dentro dei trucchi regalatogli dai fratelli per il giorno del suo compleanno.-Non vorrai mica mettermi quella roba addosso? Mio padre mi uccide se si accorge che mi sono truccata!--Su dai Danila... non preoccuparti che poi te lo tolgo-Il tonfo di una pietra contro il muro vicino alla finestra ci fece sussultare.Simona si affacciò dalla finestra che dava proprio sul cortile davanti all'ingresso della casa, e vide Davide con i viso rivolto verso l'alto intento a lanciare una altra pietra:-Ma dico Davide sei matto! E poi che fai qui a quest'ora? Lo sai che i miei fratelli sono al lavoro!--Non sono venuto qua per loro, ma per Danila; so che è venuta qua a casa tua--Aspetta un attimo che ora scende-                                                        Ritornò nella cameretta e finì di truccarmi; mi diede una spazzolata ai capelli, facendomi mettere a testa in giù in modo da gonfiarli un pochino; e poi mi legò al collo un foulard bianco, stampato con cuoricini rossi.- Guardati allo specchio Danila... Sei bellissima! Gli farai venire un colpo a Davide così conciata-L'immagine che lo specchio mi rimandava, mi piacque moltissimo; i lunghi capelli castano chiaro, così arruffati, mettevano in risalto l'ovale del viso. Gli occhi verdi evidenziati dalla matita nera e dall'ombretto verde perlato, sembravano ancora più luminosi; mentre la bocca aveva preso una piega deliziosa con quel rossetto rosso lucido.-Se mi vedessero conciata così i miei genitori, mi riempirebbero di botte!--Su dai! Fatti coraggio e scendi giù a incontrarlo prima che tiri un'altra sassata. E ti raccomando... non devi farti sfiorare da quel porco nemmeno con un dito! Promettilo Danila!--O ma sei proprio scema se pensi che io mi faccio anche solo sfiorare da lui! Se per aver visto certe immagini proibite, mi sono dovuta dire tutte quelle preghiere; se mi faccio toccare che devo fare per punizione? Mi devo ascoltare una messa? E chi lo resiste a Don Lorenzo con tutte quelle lunghe omelie! E già tanto che lo sopporto le domeniche, quando vado a messa con i miei  genitori,immagina durante la settimana per penitenza!-                                                           L@ur@