Testimonianze

Dalla morte alla vita.


Mi chiamo Carmine Ferro, sono napoletano e ho 37 anni; i miei genitori erano pieni di sana morale e buoni principi, onesti e in tutto e per tutto dediti alla famiglia. Nella nostra casa nessuno poteva immaginare mai che la droga potesse subentrare nella famiglia tentando di sfasciarla; potevamo solo ascoltare la televisione e ciò che accadeva al di fuori, dove la droga regnava ormai sovrana, ma poi accadde proprio l’inaspettato. Infatti questo male entrò nella nostra casa toccando non solo uno ma bensì due elementi, mio fratello e poi io. Iniziò la mia vita da tossicodipendente. I miei genitori, saputa la notizia e accortisi del nostro stato tentarono di fare di tutto; per dieci interminabili anni ci fecero curare, stettero con noi, ci accompagnarono davanti e dietro, destra e sinistra, facendo tutto ciò che due genitori possono fare per i loro figli. Ma il giorno arrivò, che senza ne più soldi ne soprattutto forze, mia madre morì. Da quel giorno io personalmente mi sono abbandonato sempre di più alla droga, avevo 22 anni e come tanti ragazzi cercavo in ogni modo di procurarmela. Ho partecipato a furti, scippi e alla vendita della stessa droga. Vedevo mio padre invecchiare, non sapeva più cosa fare, i suoi familiari a causa nostra lo abbandonarono. Intanto la situazione si faceva sempre più grave, arrivai addirittura al peso di 45 kg e rischiando la vita a causa dell’overdose; man mano che passavano i giorni avevo sempre di più il desiderio di morire. Ma un giorno mentre facevo il parcheggiatore abusivo avvertii il bisogno di farmi accompagnare in una comunità, dove già ero stato e quindi già conoscevo. La paura di aver contratto l’HIV e la paura ancora più costante della morte portarono in me il desiderio di star bene, e fu proprio in quel periodo che qualcosa cambiò. Infatti su quella comunità venne un ragazzo di nome Abramo che mi fece conoscere la sua famiglia, che a loro volta mi fecero conoscere Gesù. Conoscevo Gesù Cristo per sentito dire, conoscevo quello che aveva fatto, ma fine a quel momento volevo vivere la vita a modo mio; il mio desiderio di star bene, ma al tempo stesso vivermi la vita, anche se mi accorgevo che intorno a me era tutto buio. Il tutto ancora più buio quando un giorno il Signore chiamò a casa mio padre; in me nacque una voglia di rivalsa, di ricostruire tutto quello che aveva preso, di tutto il tempo buttato nella droga e nelle male organizzazioni, di tutte quelle cose che per tanto tempo avevano offuscato la mente, l’anima e il ragazzo brillante che mi ritenevano. E fu proprio in quel momento che il Signore iniziò un’opera meravigliosa nella mia vita. Iniziai a pensare su tutto quello che ascoltavo di Gesù, della salvezza che solo lui è in grado di donare alle anime nostre. Per curiosità andai in una chiesa che era aperta da poco nel quartiere Sanità, inizialmente pensai che non erano normali, ma ritornai. Così iniziai a capire che l’anormale ero io. Ogni volta che ritornavo ero preso sempre di più; ero un po’ come quelle persone che dormono e vengono svegliate con l’acqua in faccia, io dormivo ma quando entravo lì era come se degli spruzzi mi svegliavano. I miei occhi si aprirono; fumavo, mi drogavo, ero disonesto, ma in un solo istante tutto ciò sparì facendo spazio al timore di Dio, sentivo che stavo ricominciando a vivere, ero felice e andare in chiesa mi faceva star bene. In quei giorni rimasi a riflettere, volevo veramente una vita onesta e semplice, come tutte quelle persone che vedevo in chiesa; sentivo dentro di me una forza nuova che mi portava a vincere ogni cosa, tutto era dipeso da Gesù, che prima conoscevo e sentivo parlare come una persona lontana, ma che era diventata ora la persona a me più vicina e più cara. In me c’era tristezza, oppressione, paura, morte, ma ora c’è liberazione, gioia serenità e pace; tutto era buio, ma quel tutto è cambiato conoscendo Gesù, una luce nelle tenebre. Ma il Signore è andato oltre, donandomi una splendida moglie e un bellissimo bambino di nome Alessandro, ed insieme siamo felici anche con poche cose . ringrazio Dio per la salvezza che ha donato all’anima mia. Egli è stato misericordioso verso di me, ero perduto e mi ha cercato, trovando lui ho trovato la vita.   Grazie Carmine!