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Terremoto nel Sannio: una buonanotte di paura

Questa notte in Campania molti cittadini non dormiranno tranquilli. Il sonno disturbato dall’angoscia per il  sisma, che nell’arco di questo 27 settembre, ha più volte scosso la terra e i nervi.

Una serie di scosse localizzate nel Sannio, in provincia di Benevento, la prima nel cuore della notte ore 2.46 di magnitudo (Ml) 2.4, l’ultima nel pomeriggio, pochi minuti fa ore 17.06 (2.2 Ml), sono state registrate dai sismografi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV). Nelle ore intermedie tante altre scosse, le più intense alle ore 3.8 ( 4.1 Ml), ore 4.47 (3.5 Ml), ore 10.35 (3.7 Ml), avvertite distintamente dalla popolazione che si è riversata in strada preoccupata. Vibrazioni percepite, in maniera lieve, anche nell’area vesuviana e nei Monti Lattari.

Nessun danno materiale, per fortuna, è stato rilevato dagli esperti della Protezione Civile, ma questo dato non sembra rassicurare la popolazione. Quante domande, quanti pensieri, nella testa di un genitore che dovrà dare il bacio della buonanotte al proprio figlio, col cuore gonfio di paura.

La paura che nella notte possa verificarsi una scossa più forte, che possa ripetersi la sciagura dell’Aquila del 2009, dell’Emilia Romagna del 2012, o dell’indimenticabile Irpinia del 1980. Una paura figlia dell’incertezza e della disinforazione.

La scienza, dal canto suo, non può essere incolpata di tutto ciò. I ricercatori hanno fatto e fanno un ottimo lavoro di monitoraggio, controllano l’evoluzione della situazione, grazie a questo lavoro, costante nel tempo, tutti sappiamo che l’Appennino campano è una zona ad alta sismicità. Tuttavia nessuno scienziato responsabile potrà assicurarci che un terremoto “serio” non si verificherà, la scienza non può darci la certezza che cerchiamo per liberarci dall’angoscia.

La paura che appesantisce i nostri cuori può essere alleviata solo dal pensiero che la casa in cui viviamo, la scuola dove i nostri figli studiano, la città dove abitiamo con la nostra famiglia, siano costruiti secondo i moderni principi di antisismica.

Per liberarci dalla paura dobbiamo informarci e pretendere, da noi stessi e dalle istituzioni, che tutto sia fatto seguendo le regole. Altrimenti, per noi che viviamo in un territorio ad alto rischio, ogni buonanotte sarà condizionata dalla paura.

Ferdinando Fontanella