Creato da Naturamondo il 11/01/2014
Per vivere all'infinito dionisio sparacio
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Qual è l'origine, la natura, la destinazione dell'uomo? Qual è il suo posto nel mondo naturale e in quello storico, quale il significato delle molteplici forme biologiche e culturali che lo caratterizzano nei diversi tempi e luoghi entro i quali si presenta? Con lo sviluppo dell'antropologia moderna questi problemi si pongono con una forma e una pregnanza inedite. Riflettere sull'uomo non significa più conoscere se stessi, ma confrontarsi con un essere problematicamente proteso tra determinatezza e libertà, tra "natura" e "mondo".
Post n°76 pubblicato il 29 Dicembre 2020 da Naturamondo
Con l’avanzare del tempo l’uomo si è progressivamente allontanato dalla natura, il progresso scientifico e tecnologico che lui stesso ha creato l’ha portato a isolarsi nella sua visione antropocentrica del mondo, e a dimenticare quello che la Natura ha fatto per lui in origine. Ci siamo allontanati dai corsi d’acqua per costruire le nostre città, ora un luogo vale l’altro: abbiamo sostituito foreste con grandi metropoli, carrozze e cavalli con mezzi più veloci, anche se a discapito della pulizia dell’aria, e dall’adorare gli elementi della natura siamo passati a venerare il Dio Denaro. Perché è avvenuto questo distacco? L’uomo si è semplicemente reso conto di non essere completamente dipendente dalla Natura? Ha capito che poteva anche farne a meno? La soluzione è unire la forza della natura alla ragione umana In questi ultimi decenni abbiamo percepito in prima persona lo stretto legame con la natura e l’ambiente. Non siamo due entità separate, l’uomo è parte integrante della natura, assieme a lei facciamo parte di quel perpetuo circuito di produzione e distruzione. Nel dialogo della Natura e di un islandese la Natura chiede all’uomo: “Immaginavi tu forse che il mondo fosse fatto per causa vostra?”. Probabilmente è proprio questa la radice del problema: la presunzione di poter fare ogni cosa sulla Terra, anche a danno della natura, solo perché ne abbiamo i mezzi, dimenticandoci che siamo parte dello stesso cosmo. La soluzione, per noi di Warm Burrow, sta nello sfruttare le nostre conoscenze e le nostre competenze tecnico-scientifiche per riavvicinarci alla natura, per lasciare che si riprenda gli spazi che le abbiamo ingiustamente sottratto. La chiave del vero progresso, secondo noi, è unire intelletto e ragione umana alla forza della natura. Questa fusione è possibile e uno degli esempi più emblematici è dato dallo sfruttamento delle rinnovabili. Il nostro futuro ideale è meno consumistico e meno antropocentrico, riteniamo sia arrivato il momento per l’uomo di imparare a vivere con la Natura e smettere di fuggire da essa. Siamo parte integrante della natura: è fuori e dentro di noi, è il nostro istinto primordiale e il nostro archè: non possiamo davvero sfuggirle. |
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IL CANTO E' ARMONIA
D'ANIMO
FIDUCIA
Non pensare sempre
alla tempesta o che
questa sia inutile, o
solo dannosa,
Verrà il sereno!
si farà bonaccia!
Non ti piegare al
fallimento.
Ama sperare.
Dopo la tempesta,
viene il sereno,
c'è l'arcobaleno.
Ama sperare.
Il dolore è con noi,
è mirra che aiuta
l'anima a non
putrefarsi.
Senza dolore, non c'è
salvezza, non virilità!
Abbi fiducia, anche il dolore
fiorirà!
Non ti accasciare,
non soffocare,
domani sarà bonaccia,
domani compariranno
i colori.
Abbi fiducia!
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