Nautilus

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  C'era una volta un cavaliere, senza macchia e senza paura...... o meglio con molte macchie e senza paura.L'assenza di paura gli derivava dall'abitudine... l'abitudine ad affrontare i pericoli e le sfide con la propria armatura, che lo rendeva invulnerabile....Invulnerabile alle armi così come alle lusinghe, intoccabile da qualunque sofferenza e da qualunque dubbio....E così iniziò le sue avventure, arrivando persino a dimenticare come era riuscito ad ottenere quella armatura.L'aveva ottenuta a prezzo di molte sofferenze e dolori, quando era (fu) realmente senza macchia e senza paura, quando mise in gioco anche la propria vita (presente e futura). Questa arroganza, superbia perfino, gli fece perdere il significato stesso della propria vita e giunto alla sua meta.... si perse. La sua meta, la terra dei suoi sogni dove tutto era splendido e dolce.... Un regno la cui regina era Sua l'aveva conquistata e ….. si levò l'armatura..... finalmente. Però non sempre le storie hanno un lieto fine... tutte finiscono con la mitica frase “vissero felici e contenti” ma per quanto tempo nessuno lo dice. E così vennero altre battaglie, altre difficoltà e il cavaliere le affrontò da par suo Impavido e coraggioso … ma anche da superbo e arrogante,e non avendo più la propria armatura, troppo spavaldo, scoprì che le persone conquistate si possono perdere, che le frecce (e le emozioni) possono ferire. Difese e riconquistò il proprio territorio … ma ormai la Regina era persa....Sarebbe rimasto a difenderla per sempre …e per sempre sarebbe stato il suo primo cavaliere ma solo e soltanto questo …non sarebbe mai più potuto essere di nuovo il suo Re.