Neapolis

Post N° 44


Poche, intense e sentite righe. Sono per tutti coloro che come me hanno la musica nel sangue. L'ultima analisi fatta ieri riportava appunto nell'ordine: globuli bianchi 4.500, globuli neri 36 (praticamente un pianoforte ematico..) tracce di once di sassofono e residui di corde di arpa birmana. Le urine, invece del solito colore Vogel I-II e III avevano Fossati I, Knopfler II e Vaughan III. Siamo gente che appizza le orecchie quando sente le note a malapena vibrate da Keith Jarret mentre suona il Koln Concert, o che vede la Madonna d'azzurro e di bianco vestita benedire Battisti quando compone "Perchè no". Gente che quando entra in auto pr
ima accende lo stereo (rigorosamente Mp3)  poi forse, se ci va, diamo na'bbotta all'accensione dell'auto. Gente che ogni tanto finisce nel tunnel dei riff di chitarre e giri di basso. Gente che appena conosce qualcuno gli chiede "Oh..? ma tu cosa ascolti..?". Gente che all'Ultimo Festival dell'Unità (paesello) pretendeva che i compagni organizzatori contatattassero nell'ordine: De Gregori, Guccini, Daniele, Mannoia, Inti Illimani e Skin degli Shunk Anansie (poi qualcuno, facendomi uscire dallo stato di trance musico-emozionale in cui ero finito, mi ha dato un colpo ben assestato alla nuca). Io ad esempio poco fa sono rientrato in casa credendo di essere febbricitante..occhi arrossati modello Dracula di Bram Stocker, sguardo catatonico da lobotomizzato scoglionato, sudorazione profusa che Bonolis al confronto sembra avere la pelle secca della Levi Montalcini e andatura basculante da gobbo di Notredame in crisi premestruale;  non ci crederete, ma ho capito subito di cosa si trattava: ero nel bel mezzo di una crisi di astinenza da Lullaby of Birdland suonata da Chet Atkins e Marcel Dadi. Messa su, mi si son schiariti i begli occhioni verde scuro, la pelle ha iniziato a ridiventare rosea e odorosa come quella del culetto di un neonato, e tanto son divenuto dinoccolato nei movimenti che m'hanno dovuto fermare con un lazo texano: HHOOOPPPPP!.  Avrei voluto farvelo ascoltare, ma in rete, di questo pezzo suonato da questi due “loschi” figuri non v’è traccia, e a quanto pare l’unica copia al mondo per il momento ce l’ho io. (gnègnèèègnèèèèèè!!) In compenso vi faccio ascoltare il medesimo brano, però suonato ed interpretato dalla Not@r Jazzband, una band che ha una caratteristica unica nel panorama jazzistico italiano, in quanto formata solo ed esclusivamente da notai. La voce solista è della signora Enrica Di Petrillo, Notaio in Napoli. In fede, firmato, controfirmato e convalidato, CCCIACKK! (timbro)Lullaby Of Birdland, Not@r Jazzband.