Esistono persone che già agli inizi di dicembre, cominciano a dare segni di irrequietezza non molto diversi da quelli di un licantropo allo spuntare della luna piena. Sono I Natalizi, che a loro volta si dividono in altre sottocategorie. Cominciamo con l'occuparci del Presepiomane. Per lui un Natale senza presepio è assolutamente inconcepibile; comincia a prepararlo coinvolgendo tutta la famiglia, internando la prole per le due settimane precedenti l'Evento, e una volta finita l'opera, con una strategia degna del Generale Patton, farà avvicinare i Re Magi di un passetto al giorno vicino alla capanna. C'è poi il Presepiomane megalomane, quello cioè che non si accontenta di una ricostruzione di modeste proporzioni, ma imbastisce una scenografia degna del Macbeth di Shakespeare. Il soggetto in questione non esita a rinunciare al salotto per costruire l'oasi con tanto di laghetto, usa la lavatrice come una duna ricoprendola di cartapesta, ed inflazionerà la vasca da bagno riempiendola di fieno e trasformandola in una gigantesca mangiatoia. Poi abbiamo il Maniaco dell'albero. La categoria si divide in tre sottospecie: il Megalomane, cioè quello che si porta a casa un albero di Natale che per dimensioni non ha nulla da invidiare ad un baobab o ad una sequoia ultracentenaria, Il Sostenitore dell'abete naturale, che neppure se fosse arrembato da attivisti di Greenpeace o catturato da un gruppo di ecologisti estremi si piegherebbe ad accettare l'utilizzo di un albero artificiale, ed infine l'Incendiario, forse la più pericolosa delle varietà di maniaco dell'albero, in quanto il suo albero, addobbato con candeline autentiche e con impianti di luci elettriche di una potenza mostruosa, riesce a movimentare la monotona vita del condominio con ripetuti interventi dei Vigili del Fuoco.
I Natalizi
Esistono persone che già agli inizi di dicembre, cominciano a dare segni di irrequietezza non molto diversi da quelli di un licantropo allo spuntare della luna piena. Sono I Natalizi, che a loro volta si dividono in altre sottocategorie. Cominciamo con l'occuparci del Presepiomane. Per lui un Natale senza presepio è assolutamente inconcepibile; comincia a prepararlo coinvolgendo tutta la famiglia, internando la prole per le due settimane precedenti l'Evento, e una volta finita l'opera, con una strategia degna del Generale Patton, farà avvicinare i Re Magi di un passetto al giorno vicino alla capanna. C'è poi il Presepiomane megalomane, quello cioè che non si accontenta di una ricostruzione di modeste proporzioni, ma imbastisce una scenografia degna del Macbeth di Shakespeare. Il soggetto in questione non esita a rinunciare al salotto per costruire l'oasi con tanto di laghetto, usa la lavatrice come una duna ricoprendola di cartapesta, ed inflazionerà la vasca da bagno riempiendola di fieno e trasformandola in una gigantesca mangiatoia. Poi abbiamo il Maniaco dell'albero. La categoria si divide in tre sottospecie: il Megalomane, cioè quello che si porta a casa un albero di Natale che per dimensioni non ha nulla da invidiare ad un baobab o ad una sequoia ultracentenaria, Il Sostenitore dell'abete naturale, che neppure se fosse arrembato da attivisti di Greenpeace o catturato da un gruppo di ecologisti estremi si piegherebbe ad accettare l'utilizzo di un albero artificiale, ed infine l'Incendiario, forse la più pericolosa delle varietà di maniaco dell'albero, in quanto il suo albero, addobbato con candeline autentiche e con impianti di luci elettriche di una potenza mostruosa, riesce a movimentare la monotona vita del condominio con ripetuti interventi dei Vigili del Fuoco.