Neapolis

Post N° 56


Ieri Giovanni Allevi accarezzava il suo piano..e non lo scrivo con l'intento di rendere l'idea di un tocco musicale delicato. No, lui il suo Bosendorfer Imperial, lo accarezzava per davvero. Dopo ogni esecuzione, questo furfante del pentagramma sfiorava con i polpastrelli la cassa del suo strumento. E noi del pubblico incantati dinanzi alla sua grazia di uomo, musicista, dispensatore di emozioni. Un'ora e venti di note, composte con l'anima, ed eseguite con Joy.  E poi mi ha fatto una cortesia strettamente personale (sorrido..). Lì dove non avevano potuto ne' il Principe, ne' i miei occhi brillanti e incantati, ha potuto la sua musica. W Giuanìn.     Per "Come sei (semplicemente) veramente"