Creato da fedechiara il 14/11/2014
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Qualcuno volò di là dei confini della Russia.

Post n°3264 pubblicato il 11 Luglio 2024 da fedechiara
 

Il vertice dei micidiali 75 anni di vita della Nato è come quella riunione dei pazzi di cui al film 'Qualcuno volò sul nido del cuculo.'
Con la differenza che la simpatia che ci suscitò, all'epoca, l'allegra brigata dei pazzi del film qui - al congresso dei pazzi bellicisti che misurano la storia del mondo con le tonnellate di armamenti letali accumulati in Ucraina e con le gittate dei missili con cui i pochi soldati rimasti vivi intorno a Kiev colpiscono le città russe di là del confine - si muta in brividi di paura ed orrore per l'esito naturale di questa escalation militare: un pirotecnico esito annunciato di bombe termonucleari in agghiacciante sequenza distruttiva.
E a dircela una riunione di pazzi incurabili è l'apparente normalità con cui tutto avviene in quell'augusto consesso e ci viene mostrato nei rituali delle sfilate e degli abbracci tra i leaders che contengono il messaggio subliminale di : 'Guardate, oh popoli dell'Occidente, come siamo tanti qui riuniti e tutti molto forti e muniti di armi sofisticatissime e iper distruttive e 'spezzeremo le reni alla Russia'. Relegata ormai nella Geenna degli 'stati canaglia' e 'nemico storico' senza remissione e diverso riconoscimento futuro di interlocutore di una pace possibile ed auspicata.
Morte a Putin e la Russia sarà distrutta dai nostri mille e mille missili e Bombe e smembrata nei trattati post bellici che sanciranno il nostro pieno trionfo militare.
Con il monito cazzuto alla Cina di: 'Guai ad aiutare i vinti!', ma credo che a Xi Jingping sia stato raccontato sotto forma di una barzelletta spinta che ha mosso il riso di tutto il Comitato Centrale.
E, prima o poi, Taiwan sarà accorpata alla madre naturale e si vedrà se il declino dell'Occidente (più il Giappone) si concluderà con una guerra all'ultima Bomba o se un qualche psichiatra di vaglia, nel 2025, saprà indicare per tempo la giusta medicina psicotropa capace di sedare i neuroni impazziti dei filo Nato e indurli a più miti consigli.
Correva l'anno di disgrazia massima 2024 e gli abitanti del mondo occidentale se ne stavano allibiti davanti ai video dei loro telegiornali embedded ad ascoltare le rassicuranti dichiarazioni di rito dei loro leaders Nato come fosse il sequel iper realistico del dottor Stranamore di Stanley Kubrik:
'Guerra, guerra, guerra e morte alla Russia fino alla fine dei tempi.'
The end e l'ultimo si chiuda alle spalle le porte dei rifugi anti atomici.
Potrebbe essere un'immagine raffigurante 8 persone
Nato, piano da 'Guerra Fredda': F-16 per Ucraina e messaggio a Cina: "Stop aiuti a Russia"
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Democrazie manipolabili.

Post n°3263 pubblicato il 10 Luglio 2024 da fedechiara

Ci sono venuti moniti autorevoli, di recente in tivù, su cos'è la vera democrazia (Mattarella sulla 'democrazia/tura della maggioranza') e sul suo indebolimento a causa di 'attentati' dei più vari (Francesco a Trieste - un papa che si compiace di misurarsi con i temi più vari e non teme gli azzardi e gli sconfinamenti delle sue analisi politiche in terra sconsacrata).
E, buono ultimo, ecco il caso della Francia. Una democrazia a doppio turno elettorale che consente – demonizzando l'avversario vincente nel primo turno e con il marchingegno furbesco del ritirare i candidati meno forti di diverso partito per favorire un 'fronte' di sedicente emergenza nazionale – di ribaltare il risultato del primo turno.
Più di un notista politico ha scritto che con il sistema elettorale britannico e quello tedesco quel ribaltamento furbesco non sarebbe avvenuto - e la Gioconda non avrebbe sorriso sui socials e avremmo assistito a violenze di piazza aizzate dai fanatici delle sinistre più estreme che considerano democrazia solo un risultato di loro gradimento e 'antifa' (sic).
E occorrerà riflettere a fondo sulle furbate dei pretesi democratici e su come si riesca a manipolare il consenso popolare ogni qualvolta si manifesti un ribaltamento del sentire popolare prevalente – e la prorogatia di s-governo concessa al premier dimissionario Attal è solo la prima delle furbate consentite a Macron per continuare a gestire il potere.
Nei prossimi giorni (o mesi, ci sono le Olimpiadi, portate pazienza) Macron proverà a staccare uno ad uno i petali più fragili dell'agguerrito fronte delle sinistre – il cui leader tonitruante, Melenchon, afferma 'tocca a noi', ma quel 'noi' gli si è già sfarinato tra le mani perché quel fronte è nato per fare illusorio scudo alle destre e non c'è straccio di programma politico comune che sappiano/vogliano condividere.
Ed ha ragione la Meloni a dire che è sempre preferibile aggregarsi 'per' fare qualcosa che si condivide piuttosto che aggregarsi 'contro' qualcuno.
Ma ai supporters di Melenchon basta dirsi fieramente 'insoumises' e agitare le bandierine della pretesa vittoria e 'c'est tout'.
Il sorriso effimero della Gioconda il giorno dopo i risultati del secondo turno è valso le breve messa cantata degli 'antifa'?
Democrazia vo' cercando ch'è si umbratile e fragile, ahinoi.
Francia, risultati shock: chi ha vinto e chi ha perso le elezioni
IT.EURONEWS.COM
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https://youtu.be/wKZb8gtsVsM

Dalla parte dei Mostri - Marcello Veneziani
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La mia personale azione politica.

Post n°3262 pubblicato il 10 Luglio 2024 da fedechiara
 

10 luglio 2017

La mia personale azione politica - tramite blog e gli scritti pubblicati sul mio profilo Facebook - comincio' quattro anni fa quando mi resi conto che nessun rinsavimento sarebbe venuto da parte degli s-governanti romani in merito alla questione 'migranti'. I numeri degli arrivi e dei pretesi salvataggi in mare aumentavano di decine di migliaia ad ogni semestre, i prefetti ingaggiavano guerre con i sindaci per l'individuazione di luoghi e paesi dove scaricare le centinaia di richiedenti asilo che hanno trasformato il nostro paese in un campo profughi diffuso, i conflitti con i residenti si moltiplicavano e dalla politica a guida pd venivano solo le giaculatorie atroci de 'salviamo vite' - peraltro smentite dal numero sempre maggiore di morti annegati.

Sembrava incredibile che niente cambiasse anche quando i molti 'radicalizzati sul web' di prima o seconda ondata immigratoria si mostrarono vigliacchi protagonisti delle troppe stragi di Parigi, Bruxelles, Marsiglia e Berlino - e gli s-governanti europei in coro nel cordoglio per le vittime, ma unanimi nel dirci che dobbiamo accettare quella folle guerra di jihad come un fenomeno ineluttabile - e ineluttabile del pari la crescita delle periferie urbane trasformate in enclaves islamiche nemiche dove si entra solo alle quattro del mattino in assetto di guerra per stanare i terroristi assassini che vi trovano le tane e la solidarietà omertosa e le moschee amiche e gli imam complici nella predicazione dell'odio contro l'Occidente accogliente e incapace di difesa delle sue frontiere esterne.
Ma c'è un limite al peggio e la rabbia dell'elettorato europeo di questi ultimi anni ha introdotto nel dibattito politico generale le parole d'ordine reattive contro l'immigrazione senza freni e limiti che qualche politico rintronato e dai neuroni ingessati tutt'ora dice 'di destra' - e a me, a noi elettori rabbiosi paiono invece il parto, fin troppo tardivo e pagato con centinaia di morti ammazzati, di comune buonsenso.
Va da sé che il cambio di indirizzo politico sulla questione immigratoria, iniziato con Minniti ministro e seguito dal voltafaccia di Renzi, l'impunito, che oggi pronuncia le parole d'ordine che rimproverava a Salvini e alla Lega, è ben lontano dal mostrare effetti positivi sul numero degli sbarchi e dei 'salvataggi' annunciati. La via del rinsavimento e del governo effettivo del fenomeno immigratorio che quelli del pd hanno incoraggiato e foraggiato con accanimento degno di miglior causa sarà lunga e costellata di ulteriori e maggiori conflitti sociali e politici - a partire dall' approvazione della folle legge detta ius soli che moltiplichera' gli sbarchi e dirà l'attuale dibattere e l'apparente rinsavimento uno sceneggiato girato in un reparto psichiatrico e il copione scritto dal demente maggiore per convincere il primario a dimetterlo.


 

 
 
 

Buon lavoro, compagni.

Post n°3261 pubblicato il 09 Luglio 2024 da fedechiara
 

E la Gioconda avrà pure sorriso – come si mostra in una immagine rilanciata dagli ilari 'frontisti nazionali' e 'bellaciao' gioiosi per lo scampato pericolo – ma li invito a presidiare il Louvre, in questi giorni di convulse trattative all'Eliseo per indovinare la coalizione di s-governo possibile ed a raccontarci le smorfie di disgusto, una via l'altra, della paciosa Gioconda di là dello schermo vitreo che la protegge.
E se, alla fine del tormentato iter e delle contorsioni e dei 'non possumus' dei disgraziati attori di una Francia 'insoumise' si dovesse indire una nuova tornata elettorale ho l'impressione che quel suo sorriso si muterà in un ghigno di disgusto per come vanno le cose sul suolo di Francia e poi in un pianto dirotto in seguito ai risultati nuovi di un fronte spaccato al suo interno e incapace di accordi di governo quali che siano.
Perché la sinistra dei diritti è quella utopica e sognante del 'tuttinsiemeappassionatamente', che bello-che bello-ma quanto ci amiamo-e viva-viva i diritti, ma quanto a concretezza di governo, apriti cielo – che già Leon Blum ce l'aveva mostrato dove finiscono quei loro stolidi entusiasmi che durano 'l'espace d'un matin', ma poi arriva l'ora del risveglio e della razionalità che si impone sui sogni sfilacciati della notte.
E a quei tali 'frontisti' che si agitano come le scatolette di carne Montana sugli scaffali: 'Tocca a noi, tocca a noi!' rivolgiamo i migliori auguri di buon governo – vedi mai che ci stupiscano una buona volta e rinsaviscano e non siano solo capaci di scatenare le odiose violenze di piazza e mantengano il sorriso sul viso della Gioconda che, al momento, ci appare un filo ebete e di scarsa tenuta.
Buon lavoro, compagni.
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La frittata poco cotta e i cappelli da chef.

Post n°3260 pubblicato il 09 Luglio 2024 da fedechiara
 

Potremmo far prevalere l'empatia per tutti quei tali, che, nell'apparente vittoria del Front National sono scesi in piazza per 'festeggiare' o l'hanno fatto su 'socials'. E ci va bene ogni festa ed ogni espressione di gioia purché non degeneri in violenza e auto bruciate e negozi danneggiati e assalto alle banche – come è accaduto la sera della pretesa vittoria di Melenchon e compagni di viaggio variamente assortiti.
Perché il rischio di associare questo genere di comportamenti di piazza, (dei rinco....... di sempre in sempiterna veste di 'casseurs'), al dna della sinistra è alto – e ci aspettiamo di più e di peggio se Micron-napoleon dovesse fare l'errore marchiano di nominare un governo qualsivoglia, di una coalizione politica improbabile presto sciolta al sole dell'estate che residua.
Si accettano scommesse. M(a)icron lancerà il 'governo-di-chi-ci-sta', affondando la lenza con la testa del pesce che puzza (piscis primum de capite fetet), nel mare inquinato di una sinistra delle più varie e assortite, - con la speranza di distaccarne la parte più 'governativa' e con l'appoggio esterno dei Gollisti? Probabilità al due per cento.
Andrà subito, dopo veloci consultazioni con i rissosi leaders del 'Front National', ad un governo tecnico – con dentro qualche nome di peso della gassosa galassia della sinistra (sperando di evitare il 'buco nero', stabilmente al centro di quella galassia, dove si macina gravitazionalmente tutto il possibile ed i sogni fragili di 'tutti-insieme-appassionatamente' di quella parte politica)?
Probabilità al quattro/cinque per cento.
Indirà nuove elezioni con immediati scontri di piazza delle opposte fazioni e il favore dell'elettorato di centro di bel nuovo raccolto dalla formazione politica di obbedienza m(a)icroniana?
Probabilità al cinquanta per cento. Il personaggio adora l'azzardo politico, vedi gli 'scarponi sul terreno' ucraino dei neghittosi filo Nato europei e la sua 'campagna di Russia'.
Beh, gente, attrezziamoci. La frittata dei 'fronti nazionali' di 'tutti contro la destra' è bella che cotta. Chi si provasse ad assaggiarla ci dirà se dentro è ancora un po' cruda e se c'è necessità di riaccendere il fuoco sotto alla padella per la scottata finale.
'La prossima volta il fuoco' era un bel libro di qualche decennio fa. Ve ne raccomando la lettura, giusto perché mi diventiate migliori cuochi politici.
Al momento la giuria dei migliori chef internazionali vi ha dato un 4-meno-meno, ma c'è tempo per sperimentare e migliorare. Infilate i cappelli da chef a abbottonate la giacca che tanto vi dona.
Ad maiora.
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https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/la-quota-289-%C3%A8-un-rebus-ma-tutti-evitano-m%C3%A9lenchon/ar-BB1pE5fj?ocid=msedgdhp&pc=U531&cvid=fdc2aefc1d0645dda3e47dd3dedd8aae&ei=54

 

 
 
 
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