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« La scomparsa della notizia.Democrazie di nuovo conio. »

L'America stanca di guerra.

Post n°1742 pubblicato il 02 Settembre 2021 da fedechiara
 


Dovremmo fare un salto di vent'anni e avviare una ricerca nelle emeroteche virtuali per capire chi era il presidente del consiglio che, primo, approvò la partenza di un nostro contingente militare per quella terra maladetta dalla quale ci siamo ritirati con l'ignominia che segue sempre gli sconfitti.
Che sono stati dipinti come prodi e valenti 'salvatori' di migliaia di afgani/e, ma erano l'esercito sconfitto e in rotta che si trascinava dietro il popolo dolente dei collaboratori e le famiglie di tutti coloro che si sono esposti nello stolido progetto di 'esportare la democrazia' sulla bocca dei fucili e con le bombe sganciate dai droni.
Perché era una guerra, ce lo siamo dimenticati, nel corso dei vent'anni ultimi scorsi, una guerra al seguito dei soliti noti, gli americani che, nel corso dei decenni ultimi, si sono guadagnati la nomea di 'guerrafondai' (Corea, Vietnam, Irak), ma oggi sono stanchi di guerra - e si sono ritirati in fretta e in furia, lasciando sul terreno, oltre ai morti, armamenti sofisticati dei quali avevano dotato un esercito di fantocci indigeni che si è squagliato come neve al sole, al primo accenno di abbandono.
E oggi Biden ex Sonnolento paga pegno e redde rationem perfino sui giornali embedded e stolidamente filo democratici come il Washington Post, che lo rimprovera di aver fatto un discorso disonesto e indegno della Great America immaginaria e di aver inscenato una fuga vergognosa invece di un ritiro programmato e dignitoso da quelle terre di infamia massima occidentale.
E uguali mea culpa dovrebbero fare tutti i fogli di stampa nostrani: di una Europa che si è accodata pedissequamente all'alleato americano ed ha pagato anch'essa pegno di sconfitta disonorevole con la tragedia umanitaria che sempre ne fa seguito: di una ulteriore marea di profughi che ci potevamo risparmiare se una (carente) avvedutezza politica ci avesse tenuto lontano da quelle terre di malvagità talibane e di islamismo passatista e di stupida sharia medievale.
Segnatevi i nomi di tutti i politici che hanno approvato la 'mission impossible', nel corso di questi vent'anni, di soldi a milioni e vite buttate al vento della funesta pretesa di essere noi 'esportatori di democrazia' un tanto al chilo. Sono parlamentari di nessun profilo politico degno di considerazione da parte di noi elettori, gente da cancellare dalla memoria collettiva e dalle liste elettorali prossime venture, profeti di sventure passate, presenti e le future.

 
 
 
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