Nebbie e dintorni

La guerra che non possiamo perdere 2


L'insipienza di s-governo e i gironi infernali prossimi venturiMolte parole sono state dette e scritte sullo sgozzamento simbolico di un prete sul suo altare sacrificale. E nessun capro è apparso a salvarlo prima che la lama del folle affondasse nella gola, come si narra di Isacco e del suo padre terribile, - uomo davvero troppo pio e ligio alle sue ispirazioni/farneticazioni di nomade pastore. Molte di quelle parole dette e scritte lasceranno 'il tempo che trovano' e si perderanno nel vaniloquio universale che ha caratterizzato questi due anni di inferno islamo-terroristico - che tante vittime inermi e indifese dagli apparati di sicurezza ancora tiene in serbo nell'avvitamento dei suoi gironi infernali futuri.E, fra queste parole inutili e infeconde dispiace annoverare quelle di un papa che interviene sempre 'a posteriori' di ogni macellazione di cristiani ed europei inermi - e le sue pie invocazioni di pace sono destinate all'insignificanza se durerà - e durerà - il macello sacrificale della sporca guerra degli orchi islamo-terroristi ispirata dalla Spectre dell'Isis.E siamo stati piacevolmente sorpresi, invece, dalle uniche parole sensate e piene di buon senso pratico, - l'unica realtà che conti, oggi, in questa guerra -, di M. Cacciari in un intervista da lui rilasciata alla Nuova. E l'indicazione che Cacciari dice risolutiva e sola efficace contro le migliaia di orchi che infestano l'Europa assetati del nostro sangue è il potenziamento delle intelligence e il necessario restringimento degli spazi di libertà che sempre si accompagna a una lotta che si voglia efficace contro questo e ogni altro terrorismo assassino.Dubito che gli attuali s-governanti europei facciamo tesoro di quel semplice suggerimento e prendano gli adeguati provvedimenti, date le ampie prove di incapacità operativa e l'inadeguatezza a governare l'ordine pubblico che hanno fin qui dimostrato e toccherà aspettare le tornate elettorali prossime venture per sbarazzarsi di quegli imbelli. E addebitiamo fin d'ora alla loro insipienza di s-governo ogni altro morto prossimo venturo che ci toccherà piangere prima della loro vergognosa uscita di scena. 
Annunciò l'attacco in moschea. Ma nessuno fermò il jihadistaAdel Khermiche provò due volte a raggiungere la Siria. Incarcerato, fu subito liberato. Ai parenti disse: "Voglio attaccare una chiesa"ILGIORNALE.IT