Nebbie e dintorni

L'islam tra noi leggero


Alla svolta del 16 di agosto già annusiamo l’autunno. Me lo confermano perfino le piante del mio mini orto botanico con le fragranze diverse che emanano durante l’innaffiatura mattutina. E con l’autunno andranno a spegnersi le polemiche estive sulle donne islamiche entrate a vario titolo in Europa che sfoggiano il loro affascinante ‘burkina’ nelle nostre spiagge ed è un clamoroso mostrarsi e ulteriore svilupparsi del rabbioso conflitto tra ‘noi’ e ‘loro’, – dopo che, in Corsica, si sono menati di santa ragione tra i mariti/compagni delle recluse e monache di clausura sedute sulla spiaggia in burkina e gli indigeni corsi.Monache di clausura monacate a forza dalla ‘cultura’ islamica e sarebbe interessante trovare il modo di far svolgere un libero sondaggio tra le poverette lontano dall’influenza nefasta e dal controllo stretto dei mariti/compagni per sapere cosa ne pensano veramente di quell’abito che, supponiamo, fa sudare alquanto ed è necessario l’ombrellone che le ripari perché non siano stroncate da un colpo di calore. Ed è palese che il godimento dei piaceri della spiaggia è maggiore e di più ampio respiro (di vento e di ‘sapore di sale’) per le nostre donne piuttosto delle povere monache infagottate e magari – diciamo fra cinquant’anni – può essere che si vedranno le loro nipoti in bikini e monokini sguazzare libere fra le onde e il ricordo delle povere nonne di clausura sbiadirà come sono sbiaditi i fazzolettoni delle nostre siciliane e/o delle bisnonne dei piccoli paesi di montagna dove andavamo a passare l’estate e ci intenerivano quando passavano con le gerle sulle spalle o falciavano il prato antistante le loro case tutte fazzolettate e con gli stivali per paura delle bisce.Ma ‘ha da passà ‘a nuttata’ di quest’onda di islamismo immigrato da noi in grandissimi numeri e ci vorranno dieci/vent’anni prima che i presenti conflitti e le opposizioni radicali e lotte intestine a suon di morti e feriti e accoltellati sui treni si stemperino o, forse, chissà, l’Europa sarà burkinizzata in gran parte, invece, dato il trend demografico dei nostri fieri ospiti e delle loro monache di clausura e dato che la frontiera sud mediterranea, coi suoi quotidiani ‘barconi’ a migliaia, continua ad alimentare il flusso dei migranti di fede e costumi islamici di varia e conflittuale dottrina – e comincerà e fiorirà una nuova era di moderni califfi alla Erdogan, ma noi non ci saremo, che fortuna!