06 gennaio 2016A scorrere le prime pagine dei giornali di oggi è tutto un galleggiare di detriti e rottami in cronaca di quell’orrida religione di importazione che costituisce il medioevo del nostro scontento – che siamo costretti a ri-vivere a causa di quel dio piccolo piccolo e munito di un solo occhio come Polifemo che fugge nel buio dell’orrore terroristico con il kalashnikov in spalla; leggetevi i resoconti delle stragi perpetrate dai suoi ‘fedeli’ su ‘Charlie Hebdo’, oggi nelle edicole, e ne avrete contezza.Detriti e rottami delle violenze subite dalle donne tedesche a Colonia – palpeggiate e insultate e violentate la notte di Capodanno da un pogrom alla rovescia compiuto da nordafricani e varia genia di arabi entrati in Europa violandone le frontiere e usando il grimaldello della bontà e del buonismo verso i pretesi rifugiati che paghiamo con denari sonanti, carceri stracolme e un rigetto sociale al diapason che rinforza, ogni giorno di più, i partiti di destra stupidamente e bovinamente definiti ‘xenofobi’. E la sola fobia di quei partiti e dei loro sostenitori è contro l’immenso disordine sociale causato dal troppo che stroppia degli ingressi a centinaia di migliaia e milioni dei ‘popoli del mare’ e di terra che colonizzano l’ex isola felice che per breve tempo siamo stati noi Europa/ei.Detriti e rottami del ricordo di quello spaventoso 7 gennaio della strage dei giornalisti di ‘Charlie’ e dei morti nel supermercato ‘kosher’ che hanno scritto l’incipit di un anno 2015 di totale follia dei ‘radicalizzati su internet’ – gente con nazionalità europea tristemente e truffaldinamente acquisita la cui lucida follia è culminata il 13 novembre della battaglia perduta di Parigi, passando per il museo del Bardo dai magnifici mosaici di era romana e per il caffè letterario di Copenhagen e i progetti di altri assalti e attentati fortunosamente impediti – e la consapevolezza, ahi quanti tardiva! che abbiamo il nemico in casa e le sue roccaforti sono i quartieri e le banlieues a maggioranza musulmana dove la polizia ha paura di mettere piede e solo le teste di cuoio intervengono per scovarne i covi alle 4 del mattino a stragi ormai compiute e inutilmente compiante. Prevenire è meglio che lacrimare – e guai a quegli stati che cedono pezzi del loro territorio dove le polizie e l’esercito temono di mettervi piede perché la guerra intestina e di guerriglia urbana è il destino che li aspetta.Detriti e rottami in cronaca delle lotte millenarie e assassine tra sciiti e sunniti che condizionano e destabilizzano l’area mediorientale già infuocata dallo storico e immedicabile conflitto tra ebrei e palestinesi – e vediamo in tivù, un giorno si e l’altro pure, le immagini di folle arabe e persiane strabocchevoli e urlanti il cui urlo medioevale è chiaramente percepito nell’Europa che ne accoglie i ‘profughi’ delle loro maledette guerre intestine – e ci facciamo carico dei loro storici conflitti chissà per quale senso di colpa e malinteso buonismo e accettiamo supinamente ogni nefandezza di ‘radicalizzazioni’ e palpeggiamenti di massa in pieno centro di Colonia come fosse un destino di penitenza auto inflitta per chissà quali schizofreniche ragioni ‘buoniste’.Benvenuto anno 2016 di conflitti annunciati e pre-digeriti. Il tuo nome è donna, perché è quasi sempre l’atavico conflitto uomo-donna che conduce le orride danze rituali delle tragedie annunciate.
Giova ricordare - Ieri accadeva. Domani ri-accadrà?
06 gennaio 2016A scorrere le prime pagine dei giornali di oggi è tutto un galleggiare di detriti e rottami in cronaca di quell’orrida religione di importazione che costituisce il medioevo del nostro scontento – che siamo costretti a ri-vivere a causa di quel dio piccolo piccolo e munito di un solo occhio come Polifemo che fugge nel buio dell’orrore terroristico con il kalashnikov in spalla; leggetevi i resoconti delle stragi perpetrate dai suoi ‘fedeli’ su ‘Charlie Hebdo’, oggi nelle edicole, e ne avrete contezza.Detriti e rottami delle violenze subite dalle donne tedesche a Colonia – palpeggiate e insultate e violentate la notte di Capodanno da un pogrom alla rovescia compiuto da nordafricani e varia genia di arabi entrati in Europa violandone le frontiere e usando il grimaldello della bontà e del buonismo verso i pretesi rifugiati che paghiamo con denari sonanti, carceri stracolme e un rigetto sociale al diapason che rinforza, ogni giorno di più, i partiti di destra stupidamente e bovinamente definiti ‘xenofobi’. E la sola fobia di quei partiti e dei loro sostenitori è contro l’immenso disordine sociale causato dal troppo che stroppia degli ingressi a centinaia di migliaia e milioni dei ‘popoli del mare’ e di terra che colonizzano l’ex isola felice che per breve tempo siamo stati noi Europa/ei.Detriti e rottami del ricordo di quello spaventoso 7 gennaio della strage dei giornalisti di ‘Charlie’ e dei morti nel supermercato ‘kosher’ che hanno scritto l’incipit di un anno 2015 di totale follia dei ‘radicalizzati su internet’ – gente con nazionalità europea tristemente e truffaldinamente acquisita la cui lucida follia è culminata il 13 novembre della battaglia perduta di Parigi, passando per il museo del Bardo dai magnifici mosaici di era romana e per il caffè letterario di Copenhagen e i progetti di altri assalti e attentati fortunosamente impediti – e la consapevolezza, ahi quanti tardiva! che abbiamo il nemico in casa e le sue roccaforti sono i quartieri e le banlieues a maggioranza musulmana dove la polizia ha paura di mettere piede e solo le teste di cuoio intervengono per scovarne i covi alle 4 del mattino a stragi ormai compiute e inutilmente compiante. Prevenire è meglio che lacrimare – e guai a quegli stati che cedono pezzi del loro territorio dove le polizie e l’esercito temono di mettervi piede perché la guerra intestina e di guerriglia urbana è il destino che li aspetta.Detriti e rottami in cronaca delle lotte millenarie e assassine tra sciiti e sunniti che condizionano e destabilizzano l’area mediorientale già infuocata dallo storico e immedicabile conflitto tra ebrei e palestinesi – e vediamo in tivù, un giorno si e l’altro pure, le immagini di folle arabe e persiane strabocchevoli e urlanti il cui urlo medioevale è chiaramente percepito nell’Europa che ne accoglie i ‘profughi’ delle loro maledette guerre intestine – e ci facciamo carico dei loro storici conflitti chissà per quale senso di colpa e malinteso buonismo e accettiamo supinamente ogni nefandezza di ‘radicalizzazioni’ e palpeggiamenti di massa in pieno centro di Colonia come fosse un destino di penitenza auto inflitta per chissà quali schizofreniche ragioni ‘buoniste’.Benvenuto anno 2016 di conflitti annunciati e pre-digeriti. Il tuo nome è donna, perché è quasi sempre l’atavico conflitto uomo-donna che conduce le orride danze rituali delle tragedie annunciate.